Sondaggi politici, 3 italiani su 2 dicono sì alla transizione ecologica

Secondo un’indagine condotta da YouTrend per Sky TG24, è emerso che la proposta ha trovato un ampio sostegno tra gli elettori del Partito Democratico (81%) e del Movimento 5 Stelle (70%), nonché tra i più giovani (70%). L’indagine ha analizzato le reazioni degli elettori di diverse fedi politiche e fasce d’età alla proposta in questione.

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Secondo un sondaggio condotto dall’istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky TG24, quasi due italiani su tre (63%) ritengono che la transizione ecologica sia una risposta necessaria alla crisi climatica, mentre solo uno su quattro (25%) la considera una manovra ideologica che va contro gli interessi delle persone.

I risultati del sondaggio indicano che una significativa maggioranza degli italiani ritiene che la transizione ecologica sia una risposta adeguata e urgente alla crisi climatica. Questa posizione è particolarmente sostenuta dagli elettori del Partito Democratico (81%) e del Movimento 5 Stelle (70%), i quali hanno tradizionalmente mostrato un forte interesse per le questioni ambientali e una maggiore sensibilità alle tematiche sociali.

La maggioranza degli italiani (51%) considera la transizione ecologica dell’industria italiana come un’opportunità. Tuttavia, il 21% ritiene che le imprese italiane non siano pronte per questa transizione, mentre il 15% pensa che tali misure favoriscano altri paesi a discapito dell’Italia.

L’analisi dei dati rivela che gli elettori del Partito Democratico sono i più ottimisti, con il 74% che considera la transizione ecologica un’opportunità. D’altra parte, gli elettori di partiti di centrodestra mostrano una maggiore preoccupazione che tali misure favoriscano altri paesi, con il 21% degli elettori di Fratelli d’Italia e il 32% degli altri elettori di centrodestra che esprimono questa opinione.

Parallelamente, una maggioranza relativa degli italiani (45%) ritiene che le scadenze imposte dall’Unione Europea siano troppo ravvicinate, mentre il 17% pensa che siano troppo lontane. Gli elettori del Partito Democratico tendono a considerare le scadenze adeguate (39%), mentre una maggioranza assoluta degli elettori di centrodestra ritiene che siano troppo ravvicinate, con il 60% degli elettori di Fratelli d’Italia e il 54% degli altri elettori di centrodestra che sostengono questa posizione.

E le auto a combustione?

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Per il 45% il 2035 è troppo presto per vietare le automobili a combustione, opinione condivisa soprattutto da occupati (48%) e residenti nel Nord (51%). Maggiore il supporto per la misura tra gli elettori del Partito Democratico, è corretta per il 44% e troppo lontana per il 19%. La maggioranza degli italiani (48%) non è disposta a spendere di più per un modello elettrico rispetto a uno a benzina e solamente il 4% spenderebbe almeno 5.000 euro in più. Il 24% spenderebbe fino a 1.000 euro in più, mentre il 16% è disposto a spendere tra i 1.000 e i 5.000 euro aggiuntivi. L’opinione è condivisa trasversalmente tra tutte le forze politiche.