Ue, le raccomandazioni all’Italia: politica “prudente”
La Commissione europea ha redatto il vademecum per ciascun paese membro e ne ha individuati 11, tra cui l’Italia, in cui sussistono squilibri moderati o eccessivi: “La Commissione più in dettaglio raccomanda all’Italia di attivarsi, nel 2023 e nel 2024, con una politica di bilancio prudente”.
E’ stato redatto “il pacchetto primavera” da parte della Commissione europea per tutti gli stati membri, contenente una serie di raccomandazioni mirate per ciascuna nazione che fa parte dell’Unione. Tra gli 11 paesi che sono stati attenzionati per squilibri moderati o eccessivi anche l’Italia. Insieme a lei Ungheria, Cipro, Germania, Spagna, Francia, Portogallo, Romania, Svezia e Paesi Bassi .
Come riporta la testata “Borsa Italiana”:
Grecia e Italia continuano a presentare squilibri eccessivi, anche se le loro vulnerabilità sembrano attenuarsi. Questi sviluppi positivi si riflettono anche nei risultati della sorveglianza post-programma in Irlanda, Grecia, Spagna, Cipro e Portogallo.
Per questo…
La Commissione più in dettaglio raccomanda all’Italia di attivarsi, nel 2023 e nel 2024, con una politica di bilancio “prudente”, la riduzione progressiva degli aiuti contro il caro bollette, la limitazione dell’aumento della spesa primaria netta non oltre l’1,3%, il mantenimento del livello degli investimenti pubblici e l’attuazione del PNRR e della Politica di coesione, in particolare per promuovere la transizione verde e quella digitale.
La richiesta all’Italia
All’Italia espressamente è stato richiesto di perseguire:
una politica di risanamento graduale e sostenibile a medio termine, di ridurre ulteriormente le imposte sul lavoro e di attuare la riforma del sistema fiscale, preservando la progressività e migliorando l’equità, mediante interventi sulle agevolazioni fiscali, compresa l’Iva e le sovvenzioni dannose per l’ambiente. Si consiglia inoltre di adeguare i valori catastali ai valori di mercato.
E ancora:
Nel terzo ed ultimo paragrafo, infine, la Commissione indica la necessità ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, snellire le procedure autorizzative per le rinnovabili e promuovere l’efficienza energetica.