Salario Minimo, ecco i 7 punti
Le opposizioni, tranne Italia Viva, hanno trovato un accordo riguardo il salario minimo al fine di presentare una proposta di legge, che potrebbe rappresentare la base per il futuro di un progetto comune più ampio, su cui sta lavorando da mesi la segretaria del Pd Elly Schlein.
Le opposizioni, tranne il partito di Matteo Renzi Italia Viva, hanno trovato un accordo riguardo il salario minimo al fine di presentare una proposta di legge, che potrebbe rappresentare la base per il futuro di un progetto comune più ampio, su cui sta lavorando da mesi la segretaria del Pd Elly Schlein.
Un progetto ambizioso che partirebbe da una proposta di legge che sarebbe già stata protocollata unitamente negli uffici parlamentari da Pd, Movimento 5 stelle, Azione, Avs e +Europa.
Un legge che si fonderebbe su sette punti, a partire da, secondo quanto raccolto da Sky Tg 24:
Al lavoratore di ogni settore economico deve essere riconosciuto un trattamento economico complessivo non inferiore a quello previsto dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni datoriali e sindacali.
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A ulteriore garanzia del riconoscimento di una giusta retribuzione, deve essere introdotta una soglia minima inderogabile di 9 euro all’ora, per tutelare in modo particolare i settori più fragili e poveri del mondo del lavoro.
Gli altri 5 punti
Gli altri punti sono i seguenti:
- La giusta retribuzione così definita non riguarda solo i lavoratori subordinati, ma anche i rapporti di lavoro che presentino analoghe necessità di tutela nell’ambito della parasubordinazione e del lavoro autonomo.
- Dovrà essere istituita una Commissione composta da rappresentanti istituzionali e delle parti sociali più rappresentative che avrà come compito principale quello di aggiornare periodicamente il trattamento economico minimo orario.
- Dovrà essere disciplinata e quindi garantita l’effettività del diritto dei lavoratori a percepire un trattamento economico dignitoso.
- Dovrà essere riconosciuta per legge l’ultrattività dei contratti di lavoro scaduti o disdettati.
E infine:
- Dovrà essere riconosciuto un periodo di tempo per adeguare i contratti alla nuova disciplina, e un beneficio economico a sostegno dei datori di lavoro per i quali questo adeguamento risulti più oneroso