Salario minimo, Calenda detta l’ultimatum
Oggi ci sarà la riunione dei capigruppo delle opposizioni in commissione Lavoro alla Camera per decidere la posizione da tenere domani in sede di commissione. Carlo Calenda: “Io ho proposto al governo di incontrarci prima dell’estate, se c’è un’apertura si discuta. Basta che si arrivi al risultato presto”.
Nel pomeriggio di oggi si terrà la riunione dei capigruppo delle opposizioni in commissione Lavoro alla Camera per discutere della posizione da tenere riguardo alla seduta prevista per domani sulla questione del salario minimo. La premier Giorgia Meloni, nelle scorse ore, ha manifestato un’apertura al confronto, suscitando l’interesse di Carlo Calenda (Azione), il quale si dice disposto a esaminare le proposte, ma sottolinea la necessità di un incontro prima dell’estate, mirando a raggiungere risultati concreti in tempi brevi.
Io ho proposto al governo di incontrarci prima dell’estate, se c’è un’apertura si discuta. Basta che si arrivi al risultato presto.
Tuttavia, il resto delle opposizioni pone come condizione preliminare per avviare il dialogo il ritiro dell’emendamento soppressivo del provvedimento presentato dalla maggioranza.
Le reazioni dell’opposizione
Una decisione importante su cui le opposizione si stanno particolarmente concentrando. Questa la dichiarazione di Chiara Gribaudo del PD:
Se vogliamo aprire questo cantiere, il Pd dice ‘noi ci siamo se ritirate l’emendamento soppressivo’, altrimenti vuol dire non aprire un dialogo e ripresentarsi chi sa quando e chi sa con quale proposta. Evidentemente se la maggioranza vuole aprire deve ritirare l’emendamento soppressivo e dire iniziamo a ragionare, parliamone. Noi ci siamo.
E ancora, il compagno dem in Commissione Arturo Scotto:
La destra ritiri l’emendamento che cancella la nostra legge sul salario minimo, dopo di che ne discuteremo in Parlamento e nel Paese.