Mattarella crea caos a Sanremo: cda sconvolto per la partecipazione
Scoppia il caos al Festival di Sanremo, quasi più spinoso dell’intervento del presidente ucraino Zelensky, il consiglio di amministrazione furioso a causa della presenza del Presidente della Repubblica, richieste spiegazioni a Marinella Soldi.
La partecipazione a Sanremo di Sergio Mattarella ha creato scompiglio all’interno del Cda, a quanto pare, Agnes, Bria, Di Blasio, Di Majo, Laganà, avrebbero scritto una lettera a Marinella Soldi per chiedere spiegazioni sulla mancata comunicazione riguardo la presenza del presidente della Repubblica alla serata inaugurale del Festival di Sanremo.
La stessa Presidente Soldi ha sottolineato che è venuta a conoscenza della questione Mattarella a Sanremo durante la conferenza stampa: “Anch’io ho appreso la notizia stamane in conferenza stampa”. Sembrerebbe che la partecipazione di Mattarella sia stata decisa da un asse colle-Amadeus, a quanto pare il Quirinale avrebbe deciso, in accordo con l’organizzazione del Festival, all’ultimo momento di approvare la partecipazione del Presidente della Repubblica alla kermess canora.
A far irritare i consiglieri soprattutto i modi della comunicazione. Amadeus ha dato lo ha annunciato in conferenza stampa, come un qualunque super–ospite. Così come era successo con Zelensky, ad annunciare il suo intervento fu proprio Bruno Vespa a Domenica In. L’ad Carlo Fuortes ha annunciato che il tutto sarebbe avvenuto al suo oscuro, sembrerebbe infatti che Amadeus e il suo agente Lucio Presta abbiano agito senza avvertire i vertici aziendali. A dimostrazione del fatto anche il ringraziamento da parte di Amadeus del suo manager che avrebbe condotto le trattative con il portavoce del Quirinale Giovanni Grasso. La polemica continua e in diversi si sono chiesti con quale autorità Presta si sia permesso di contrattare con il Quirinale, essendo “soltanto” il manager di Amadeus e di Benigni. La direzione Rai non ha preso molto bene la questione sottolineando che determinate decisioni andrebbero condivise e prese dal consiglio d’amministrazione essendo la Rai la Tv di Stato.