Governo Meloni, Tajani: la nuova politica estera
Intervistato nella trasmissione “Quarta Repubblica”, il nuovo Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha parlato della politica estera italiana: dalla posizione sulla guerra tra Russia e Ucraina, passando per l’importanza dell’identità europea, fino ad arrivare ai rapporti con la Cina, il ministro ha annunciato che le idee sono chiare.
Quale sarà la politica estera italiana ora che si è insediato il governo Meloni? A spiegare quali sono le intenzioni del nuovo esecutivo è stato Antonio Tajani, il Ministro degli Esteri, che ieri sera è intervenuto nella trasmissione “Quarta Repubblica”, affrontando diversi temi che sono centrali: dalla guerra tra Russia e Ucraina fino ad arrivare ai rapporti con l’Europa.
“Non cambia la linea di politica estera“, ha sottolineato Tajani, elencando quali sono le azioni che il governo Meloni ha in programma per rafforzare le relazioni internazionali, a partire dal Bruxelles. “Vogliamo rafforzare la nostra rappresentanza a Bruxelles per far contare di più l’Italia in sede comunitaria”, ha spiegato il Ministro degli Esteri, specificando come l’Italia debba essere al pari di Germania o Francia nel momento in cui ci si trova a dover prendere decisioni importanti.
Tajani, guerra: l’obiettivo è la pace
A proposito della guerra tra Russia e Ucraina, Antonio Tajani ha ribadito che la volontà dell’Italia è quella di poter raggiungere quanto prima la pace, sostenendo il paese ucraino nella strenua difesa contro i russi:
Noi faremo tutto ciò che serve per garantire la difesa dell’Ucraina, perché se l’Ucraina si difende, può trattare con Mosca. Se, invece, è invasa dai russi, non c’è più la pace e l’obiettivo finale è arrivare alla pace. […] Non vogliamo che si chiuda nessuno spazio diplomatico.
Infine, un’ultima dichiarazione sui rapporti diplomatici e internazionali tra Italia e Cina. Il ministro degli Esteri ha sottolineato che si tratta di un partner importante nello schema di relazioni, pur facendo una precisazione doverosa:
La Cina è un nostro partner ma è anche un nostro rivale sistemico. Serve reciprocità, non accettiamo dumping.