Fratelli d’Italia perde consensi: chi abbandona il partito?
Fratelli d’Italia sembra stia perdendo costantemente consensi: a partire dalla coordinatrice della sezione di Mantova, il deputato Caon, il senatore Cagini, fino ad arrivare all’atleta paralimpica Giusy Versace.
La scelta del partito di assecondare la linea della Lega e non votare la fiducia al Governo ha portato ad una grande frattura all’interno del partito. Hanno iniziato così ad uscire (dal partito) diversi ministri, addirittura la responsabile degli Affari regionali, la Gelmini e Renato Brunetta. A questi si uniscono la coordinatrice di FI di Mantova, Annalisa baroni, il deputato Caon e il senatore Cagini, fino alla deputata ed ex atleta paralimpica Giusy Versace.
L’ex atleta ha sottolineato:
«Quattro anni fa ho trovato in Forza Italia ideali e progettualità in cui mi rispecchiavo e che mi hanno spinta a prestare il mio volto alla politica – ha spiegato -, ma oggi, con tristezza, devo prendere atto dell’attuale incompatibilità tra le vicende di queste giorni ed i valori, su tutti il rispetto della dignità di ciascuna persona, in cui ho sempre creduto e che non intendo tradire. Mai avrei immaginato di terminare questa legislatura con tale amarezza e delusione, sentimenti che oggi mi portano a lasciare il gruppo ed a dimettermi dagli incarichi che mi sono stati affidati ringraziando per la fiducia che mi è stata riposta».
La Versace è stata una tra i pochi parlamentari del partito a difendere la Gelmini in occasione dell’intervista che ha destato sgomento all’interno del partito, con la quale la deputata Maria Stella Gelmini si schierava contro la decisione di FI di non rinnovare la fiducia a Draghi.
Lo stesso deputato Roberto Caon, ex leghista passato poi con Silvio Berlusconi, ha deciso di uscire dal partito:
«Ho sempre creduto e portato avanti in Parlamento i valori liberali della democrazia, garantita anche dal Patto Atlantico, del libero mercato e dei diritti del singolo individuo. Oggi Forza Italia non rappresenta più questi ideali di libertà – ha sottolineato – e si è ridotta a costola del più becero populismo illiberale, razzista e qualunquista».