UE mirino sull’Italia, debito troppo eccessivo: rischi e pericoli
Bruxelles sta osservando l’Italia a causa della presenza di equilibri poco saldi. Nonostante la sospensione del patto di stabilità l’Italia continua ad essere sotto il mirino dell’Europa, il debito pubblico così eccessivo preoccupa l’Unione.
Bruxelles sta controllando il nostro paese a causa di squilibri eccessivi, nonostante la sospensione del patto di stabilità, l’UE continua a tenerci sotto controllo, in quanto il nostro debito risulta essere davvero eccessivo.
Unione Europea: Italia sotto controllo, debito troppo alto
“Nel precedente ciclo della procedura per gli squilibri macroeconomici la Commissione ha effettuato un esame approfondito e ha concluso che l’Italia presenta squilibri macroeconomici eccessivi. Quest’anno la Commissione ritiene opportuno esaminare la persistenza di squilibri eccessivi o la loro correzione in un esame approfondito per l’Italia”.
L’Italia è sotto osservazione a causa dell’eccessivo debito pubblico, non è l’unica tra le “maglie nere” ma il rapporto debito-pil è tra i più altri in assoluto e quindi tra i più pericolosi. Anche Grecia, Cipro, Francia, Germania, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Spagna e Svezia, ma gli squilibri di questi paesi sono legati al deficit più che al debito.
La Commissione è in attesa di valutare la legge di Bilancio da poco approvata e successivamente deciderà se intervenire o meno. Più che una raccomandazione sembra essere proprio un presupposto necessario che la Commissione vuole stabilire in vista del 2023.
Per questo la pagella legata al nostro paese rimane comunque severa, a causa della forte preoccupazione:
In Italia, le preoccupazioni relative all’elevato rapporto debito pubblico/PIL rimangono invariate. Le debolezze del mercato del lavoro potrebbero nuovamente aumentare.
UE: la raccomandazione all’Italia in cosa consiste?
L’UE ricorda che nel 2021 erano tre gli indicatori fuori le soglie indicate, ovvero la variazione della quota di mercato delle esportazioni, il debito pubblico, e la variazione del tasso di attività. Ad oggi il debito rimane molto elevato e il rapporto con il pil è sceso al 150,3% ma anche se continuerà a scendere comunque è destinato a rimanere alto (al di sopra di quello del 2019).
Anche il deficit rimane elevato, pur essendosi ridotto, continuano a preoccupare i tassi sui titoli di Stato e l’aumento dei costi di finanziamento. I rischi per la sostenibilità del bilancio sono elevatissimi nel medio termine, ma preoccupano di meno nel lungo periodo.
Il mercato del lavoro continua a preoccupare a causa delle forti debolezze e della grande preoccupazione, il tasso di disoccupazione è arrivato al 9,5 % e si prospetta un ingente aumento nel 2023, continuano ad essere allarmanti anche i tassi di occupazione femminile e giovanile.