Superbonus, da maggio cambia tutto: crediti spalmati in 10 anni
Tra le novità in arrivo per quanto riguarda il Superbonus c’è la possibilità di ripartire i crediti che non sono stati utilizzati in un lasso di tempo pari a 10 anni. Si tratta di una proroga rispetto alle tempistiche inizialmente previste. Vediamo insieme come cambia nel concreto e come sfruttare questa novità.
Si tratta di una novità importante per chi ha intenzione di beneficiare del Superbonus e per chi ha già inoltrato la prima comunicazione che doveva essere inviata entro il 31 marzo. A partire dal 2 maggio, infatti, i crediti che non sono stati utilizzati – e che sono stati accumulati con il Superbonus, il bonus barriere architettoniche e il sisma bonus – potranno essere ripartiti in un tempo maggiore rispetto a quello inizialmente previsto, ovvero in 10 anni.
Bisogna però fare attenzione: la ripartizione non è prevista per tutti i crediti, ma solo per la quota residua dei crediti che fanno riferimento al 2022. Come poter sfruttare questa possibilità? Vediamolo insieme!
Superbonus: come ripartire i crediti
La ripartizione dei crediti residui in 10 anni potrà essere scelta e richiesta mediante la nuova sezione che è stata inserita sul sito dell’Agenzia delle Entrate e che è stata proprio destinata a questa funzione – la “Piattaforma gestione crediti“. Per il momento la sezione sarà consultabile solo dai beneficiari, poi, a partire da luglio 2023, l’accesso sarà consentito anche agli intermediari che hanno ricevuto la delega per la consultazione del Cassetto Fiscale.
Possono rientrare nell’agevolazione anche i crediti dell’annualità 2023, in particolare quelli relativi alle comunicazioni che sono state effettuate tra novembre 2022 e il 31 marzo 2023.