Stipendi in aumento: quanto e quando aumenteranno?
A partire da luglio 2023, è previsto un significativo aumento dello stipendio grazie all’implementazione del decreto Lavoro, che comporterà una riduzione del 4% dell’aliquota contributiva a carico del dipendente. Esaminiamo più dettagliatamente questa misura.
L’aumento salariale sarà conseguente al taglio del cuneo fiscale e si tradurrà in una busta paga più consistente a partire da luglio. È importante sottolineare che questo incremento non riguarderà tutti i lavoratori, ma solo coloro che percepiscono stipendi inferiori a 2.962 euro, ovvero redditi fino a 35.000 euro all’anno. Secondo le simulazioni effettuate, questa ulteriore riduzione del 4% potrà comportare un aumento netto fino a un massimo di 65 euro al mese.
Stipendio, di quanto aumenta?
L’entità dell’aumento varierà in base all’ammontare dello stipendio. Per ottenere una stima più precisa della somma aggiuntiva presente nella busta paga alla fine del mese, bisognerà prendere l’importo lordo dell’ultimo stipendio indicato nella busta paga e applicare il 4%. In questo modo si otterrà l’importo complessivo, includendo la maggiorazione derivante dalla riduzione del cuneo fiscale.
Per comprendere meglio l’effetto di questa misura, consideriamo un esempio concreto utilizzando lo stipendio di un impiegato che guadagna 2.000 euro lordi: in questo caso, si avrà un risparmio mensile di 80 euro. Un lavoratore che guadagna 1.000 euro, invece, potrà contare su un risparmio di 40 euro al mese. Tuttavia, è fondamentale considerare che questi importi sono lordi e che le detrazioni fiscali (Irpef) dovranno essere tenute in considerazione.
In modo semplificato, si può stimare una riduzione di circa il 20-25% sulla quota di contributo risparmiata. Di conseguenza, su 80 euro lordi si otterrà un aumento netto di circa 60 euro nella busta paga.