Sisma fra Siria e Turchia: danni gravissimi, morti e feriti
Nella notte un forte terremoto di magnitudo 7.8 ha colpito il sud est della Turchia e il nord della Siria. I danni sono gravissimi e si contano oltre 800 morti e migliaia di feriti, ma il bilancio è sicuramente destinato a salire nelle prossime ore.
Solo nelle province della Turchia colpite dal terremoto si contano almeno 284 morti, e almeno 2.323 i feriti. Le province turche interessate dal sisma sono: Adana, Malatya, Gaziantep, Diyarbakir, Hatay, Adiyaman, Osmaniye, Sanliurfa e Kahramanmaras. Intanto il prefetto di Kahramanmaras fa sapere che il bilancio probabilmente aumenterà nella prossima ore dato che per ora fare statistiche precise è impossibile, ma i danni sono stati molto pesanti.
In Siria sono già almeno 427 i morti a seguito delle pesanti scosse de terremoto di magnitudo 7.8 che ha colpito nella notte questa zona. Lo ha fatto sapere la tv di Stato turca Trt. É localizzato nel sud est della Turchia l’epicentro della scossa, come ha fatto sapere il vice presidente turco Fuat Oktay.
Nelle zone della Siria controllate dai ribelli sono invece oltre un centinaio i morti già accertati. Intanto in una nota di Palazzo Chigi il presidente Giorgia Meloni esprime la sua vicinanza alle vittime:
Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni si tiene aggiornata dal Dipartimento della Protezione Civile, gli sviluppi del devastante terremoto che ha colpito la Turchia, al confine con la Siria. Esprime vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite.
Turchia e Siria colpite dal terremoto: i danni non sono ancora stimabili
La Farnesina comunica che per ora pare che nessun connazionale sia stato vittima del terremoto che ha colpito Turchia e Siria:
A seguito del violento terremoto che questa notte alle 4:17 ha colpito le regioni della Turchia meridionale e della Siria settentrionale, l’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri ha preso contatto con i connazionali presenti nel paese e sta agendo in stretto raccordo con le rappresentanze diplomatico-consolari italiane dell’area per verificare le condizioni delle comunità italiane nelle zone colpite. Al momento non risultano feriti o morti tra i connazionali”, precisa la Farnesina. “A tutti gli italiani presenti nelle zone colpite a qualsiasi titolo, anche temporaneamente, si richiede di registrarsi sul sito “Dove siamo nel mondo” e scaricare la APP “Unità di Crisi” per cellulari, attivando la geolocalizzazione.