Roma: studente si suicida, professore a processo

Una storia che fa pensare e che riguarda uno studente di Roma, il quale dopo le umiliazioni subite dal proprio insegnante ha deciso di togliersi la vita. Ora  il professore è stato accusato di abuso di mezzi di correzione.
 B5D98EAF-4C6B-41D5-9933-A5060FBE50C3

Non sempre chi dovrebbe rappresentare un buon esempio ed essere accogliente riesce a ricoprire in modo sano l’importante figura di educatore.

E alle volte, anzi, si potrebbe trasformare nel peggiore incubo di uno studente. Un fatto che fa riflettere sul sistema scolastico e sul modo in cui i ragazzi soffrano, spesso senza nessuno che se ne accorga. Oppure, i problemi psicologici vengono presi sottogamba, quando invece – se correttamente trattati – potrebbero salvare vite.

E ora un adolescente non c’è più, perché si è tolto la vita; a essere accusato l’insegnante, per “abuso di mezzi di correzione aggravato dalla morte”.

Lo studente 17enne che si tolse la vita nel 2019: accusato il professore

3E75A42A-EEAD-4BF2-AECB-5AB83A8FFE15

Uno studente di 17 anni che frequentava il liceo Rousseau a Roma, si tolse la vita a luglio 2019. Ora ad essere accusato, l’ex insegnate che ad oggi è in pensione.

Il ragazzo si impiccò con una corda nel garage di casa e le indagini sulla morte dell’adolescente hanno ricondotto gli inquirenti proprio del Rousseau a Roma. Da quanto emerge lo studente, che aveva problemi di apprendimento, era stato preso di mira  dal proprio insegnante, che lo prendeva in giro e lo umiliava. Il professore potrebbe avere avuto un comportamento persecutorio nei confronti dell’alunno, tanto da portare il giovane a volersi togliere la vita.

Un gesto estremo che sembra fosse stato dallo stesso studente annunciato. Sembra infatti che nessuno lo avesse preso sul serio perché convinti non dicesse seriamente, ma il 17enne aveva comunicato ad alcuni compagni che da lì a poco si sarebbe tolto la vita.

Per la procura di Roma, lo studente avrebbe compiuto tale gesto anche a causa di quello che accadeva nell’istituto tecnico Jean Jacques Rousseau di Roma. Nello specifico l’insegnante di matematica lo avrebbe preso in giro per un intero anno, motivo per cui andrà a processo, con appunto l’accusa di “abuso di mezzi di correzione aggravato dalla morte”; la prima udienza in Corte d’Assise è fissata per la metà dell’aprile 2023.