Reddito di cittadinanza, dietrofront del governo: chi continuerà a riceverlo
Il governo italiano rischia di perdere una parte dei finanziamenti del Pnrr se i percettori del Reddito di cittadinanza smettono di prendere il sussidio prima dell’avvio dei corsi di formazione. Ma per quale motivo? Scopriamolo insieme.
Il governo italiano ha deciso di ridurre la durata massima del sussidio del Reddito di cittadinanza da 18 a 7 mesi e ha obbligato i beneficiari a frequentare sei mesi di formazione al fine di evitare la perdita del sussidio. Tuttavia, i corsi di formazione non sono ancora partiti in molte regioni, soprattutto al Sud, dove risiede la maggior parte dei percettori. Ciò potrebbe causare la perdita di una fetta di Pnrr se i percettori perdono il sussidio prima di frequentare i corsi.
Reddito di cittadinanza: Gil, Pal e Gal
Il governo italiano ha deciso di introdurre nuovi acronimi per riformare la materia: nel 2024 il Reddito di cittadinanza diventerà Gil, quest’anno arriva Pal e poi sarà il turno di Gal. Il programma Garanzia di occupabilità dei lavoratori finanzierà i corsi previsti dal Gol con 4,4 miliardi di euro a patto che si raggiungano 3 milioni di beneficiari e che 800.000 persone partecipino ad attività di formazione entro il 2025.
Tuttavia, secondo l’Anpal, in Calabria, Campania e Sicilia, dove si concentra la maggior parte dei percettori di Reddito di cittadinanza, le persone considerate realmente occupabili non superano il 3% dei percettori. Parte dei percettori obbligati alla formazione rischiano di perdere il sussidio prima ancora di iniziare i corsi.
Gli obiettivi del PNRR
Il governo deve rispettare gli obiettivi del Pnrr, che prevedono il coinvolgimento dei disoccupati di lunga durata, dei giovani under 30 e dei lavoratori over 55, e deve evitare che 500.000 percettori occupabili escano dalla misura prima di essere stati coinvolti in attività di formazione al fine di portare a casa i fondi dell’Europa.
Il governo italiano sta cercando di far fronte alla situazione in cui i corsi di formazione per i percettori di Reddito di cittadinanza non sono ancora stati avviati, rischiando di compromettere gli obiettivi del Pnrr e di perdere una fetta di finanziamenti. Il governo deve quindi fare in modo che i beneficiari non perdano il sussidio prima di frequentare i corsi, al fine di garantire che i fondi dell’Europa siano utilizzati efficacemente e che i beneficiari possano raggiungere una maggiore occupabilità.