Putin torna a parlare: “Il nazismo è ancora una minaccia”
Il presidente della Russia, Vladimir Putin, è riapparso in pubblico durante la commemorazione delle truppe sovietiche che decretarono la resa dei tedeschi nella battaglia di Stalingrado, nella Seconda Guerra Mondiale. Secondo quanto dichiarato da Putin, lo spettro del nazismo rappresenta ancora una minaccia.
Vladimir Putin torna a parlare e lo fa direttamente dalla cerimonia di commemorazione per le truppe sovietiche che, durante una delle più sanguinose battaglie della Seconda Guerra Mondiale – quella di Stalingrado, hanno decretato la resa delle truppe tedesche. Ed è proprio affrontando il tema del conflitto – legato in particolar modo allo spettro del nazismo – che Vladimir Putin ha espresso il suo punto di vista.
“L’ideologia del nazismo nella sua forma moderna rappresenta una minaccia per la Russia”, ha riferito il presidente della Russia, sottolineando come ancora una volta il suo paese sia minacciato da “carri armati Leopard tedeschi”.
Putin crede nella vittoria
Nonostante le minacce esterne citate da Vladimir Putin, il presidente russo si è detto fiducioso sulla possibilità che ha il suo paese di rispondere agli attacchi esterni, dicendosi fiducioso di “essere nel giusto e nella vittoria”. Il presidente russo, poi, ha denunciato i tentativi che ci sono stati “di trascinare l’Europa, compresa la Germania, in una guerra contro la Russia“.
Pur affermando di non aver intenzione di inviare blindati fino ai confini con l’Occidente, per difendersi da eventuali nuovi attacchi o addirittura per contrattaccare rispetto alle azioni intraprese dagli altri paesi, il leader della Russia ha messo in guardia vecchi e nuovi nemici, dicendosi pronto a “respingere l’aggressione dell’Occidente collettivo”.
Non solo, Vladimir Putin ha anche messo in guardia tutti, sottolineando come un conflitto contro la Russia, ad oggi, sarebbe molto diverso sia rispetto al passato sia rispetto alle aspettative dei “nemici”.