Pensioni, Opzione Donna: novità, riforma, anticipo per le donne con figli

15/02/2023

Sul tavolo del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali c’è la riforma del sistema pensionistico, e soprattutto la modalità “Opzione Donna”. Dal confronto con i sindacati emergono diverse novità che potrebbero essere inserite, tra cui quella di prevedere un’uscita in anticipo in base al numero di figli. 

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Ancora in fase di discussione la modalità “Opzione Donna” prevista per la riforma del sistema pensionistico. Sul tavolo del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali c’è l’eventualità di inserire novità per l’uscita anticipata delle donne dal posto di lavoro: per il momento si tratta di un’ipotesi che è stata discussa con i sindacati e che potrebbe passare al vaglio del Ministero.

Stando a quanto riportato, si sta valutando di prevedere un anticipo sui tempi della pensione per le donne con figli (quattro mesi in anticipo per ogni figlio). Questa modalità di uscita anticipata dal lavoro è previsto per tutte le forme pensionistiche, per le lavoratrici che si trovano in un sistema misto, oltre a chi è nel sistema contributivo – per cui la modalità di “uscita anticipata” era già stata prevista dalla Riforma Dini nel 1995.

Opzione Donna: novità e problematiche

Il governo ha manifestato l’intenzione di rivedere le modalità di anticipo per Opzione Donna. Il nodo principale, però, riguarda le coperture da trovare per poter approvare questa misura. I sindacati, poi, vorrebbero tornare alla versione della pensione pre-Manovra: pensione per le donne con età di 58 anni (se lavoratrici dipendenti) e di 59 anni (se lavoratrici autonome) che hanno accumulato 35 anni di contributi.

L’ultima versione è quella approvata dalla Legge di Bilancio, dove l’età per accedere alla pensione è stata portata a 60 anni, lasciando i contributi a 35 anni. La riduzione, al momento, è prevista per chi ha un figlio (e può quindi andare in pensione a 59 anni) oppure per chi ha due o più figli (58 anni). Le altre categrie che possono beneficiare di un anticipo sono le seguenti:

  • caregiver
  • licenziate oppure dipendenti di imprese in attestata situazione di crisi
  • invalide al 74%