Pensioni minime in aumento a luglio: beneficiari, esclusi e modalità
A luglio, secondo quanto previsto dalla Manovra e secondo quanto comunicato dall’INPS, dovrebbero scattare i tanto attesi aumenti per quello che riguarda gli assegni della pensione. Chi saranno coloro che potranno effettivamente beneficiari dell’aumento? In base alle regole, infatti, ci saranno dei gruppi che resteranno esclusi: vediamo insieme di chi si tratta.
Finalmente a luglio dovrebbero arrivare gli aumenti per le pensioni minime, che saranno erogati dall’INPS insieme al prossimo assegno mensile. Si tratta di un conguaglio che era atteso da tempo e che comunque potrebbe scontentare alcune categorie di pensionati. Come mai? Non tutti, infatti, rientreranno tra coloro che riceveranno l’aumento.
La notizia positiva, però, riguarda gli arretrati. Poiché l’adeguamento della pensione minima era stato stabilito in Manovra e doveva partire da gennaio 2023, i pensionati che rientrano tra i beneficiari dell’aumento, potranno avere nel mese di luglio anche tutti gli arretrati.
Vediamo nel dettaglio come funziona e chi sarà favorito.
Aumenti pensioni: gli esclusi
Stando a quanto riportato, gli aumenti della pensione minima riguardano solo gli ex lavoratori, e quindi coloro che ricevono dall’INPS una pensione in base ai contributi accumulati, e non coloro che sono beneficiari di una prestazione assistenziale, come ad esempio la pensione di invalidità.
Sono questi, quindi, i primi grandi esclusi dall’adeguamento della pensione minima, ma non solo. L’ammontare dell’importo sarà stabilito sia in base alla pensione sia in base all’età, con gli over 75 che saranno favoriti.
Facendo un rapido calcolo, per dare un’idea dell’aumento dell’assegno pensionistico, chi ha già compiuto 75 anni potrà vedere aumentare la pensione minima fino a circa 600 euro (partendo da una base di 564 euro). Coloro che invece non hanno ancora compiuto 75 anni dovranno accontentarsi di un aumento inferiore, con l’assegno pensionistico che difficilmente andrà oltre i 570 euro.