Pagare le tasse da oggi premia: la pagella fiscale
Il viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha rilasciato un’intervista per Il Messaggero in cui ha parlato di un bonus per chi dimostrerà di essere in regola con le tasse. Vediamo cosa comporta la così chiamata “pagella fiscale” e i dettagli del “bonus tasse”.
Più onesti e corretti si dimostrerà d’essere, meno tasse si dovranno pagare: questo ciò che si estrapola dalle ultime parole spese dal viceministro dell’Economica, il quale ha annunciato l’arrivo della pagella sulle tasse e un bonus per chi sarà in regola con tutto i pagamenti.
Durante la recente intervista rilasciata per Il Messaggero, Maurizio Leo ha toccato argomenti importanti spiegando anche la natura e gli obiettivi di alcune riforme del governo Meloni, concentrandosi in prima linea sulla riforma fiscale, cui scopo primario è portare investitori esteri in Italia:
Si dovrà abbassare l’aliquota Ires, perché alcuni crediti di imposta e agevolazioni non saranno più compatibili. Ma noi faremo di più: avremo una nuova Ires, con base imponibile più ampia modulata su due aliquote, con l’intento di far pagare meno chi più assume e investe.
Ha anticipato il viceministro; ma vediamo nel dettaglio cosa accadrà con la nuova riforma fiscale.
Riforma fiscale, aliquota e pagella: l’intervento di Leo
Durante il colloquio con Andrea Bassi pubblicato su Il Messaggero, il viceministro dell’economia Leo ha parlato di un sistema abbastanza complesso che il Governo sta mettendo in atto e che vede l’esistenza di una cosiddetta “pagella” per coloro che fatturino fino a 5 milioni di euro l’anno, cui verranno applicati gli Isa:
Partiamo dai soggetti più piccoli, fino a 5 milioni di ricavi/compensi, ai quali si applicano gli Isa, gli indicatori sintetici di affidabilità fiscale che, appunto, attribuiscono ai contribuenti un voto. Immaginiamo che uno di questi soggetti abbia un buon voto Isa, pari a 8. L’amministrazione gli potrà proporre un patto un’adesione 4.0, potremmo dire, che dovrà durare almeno un biennio. In modo che egli abbia la certezza della stabilità del suo rapporto con il fisco.
Per quanto riguarda la tassazione del reddito, il viceministro ha detto:
Con un’aliquota base inferiore al 24% attuale, vedremo quale sarà il livello. E con un’aliquota agevolata se una parte del reddito verrà investita, in nuove assunzioni o beni strumentali innovativi. E se non ci sarà distribuzione di utili.