Pagamento con Pos, novità in arrivo: la decisione del governo
Il pagamento con il Pos è diventato oggetto di discussione dopo l’insediamento del governo Meloni, che ha innalzato il limite per la cifra oltre la quale rifiutare il pagamento con Pos diventa motivo di sanzione. Al momento è stato istituito un tavolo tecnico, con l’intenzione di alleggerire i costi delle transazioni che avvengono in modalità elettronica: quali sono le novità in arrivo?
Una delle tematiche maggiormente discusse all’inizio del governo Meloni ha riguardato il pagamento con il POS. Uno degli elementi inseriti nella legge di bilancio, infatti, riguardava l’innalzamento della soglia oltre la quale far scattare eventuali sanzioni nel caso in cui l’esercente rifiuti il pagamento con il POS da parte del cliente.
Il governo, infatti, aveva proposto che la soglia venisse alzata dagli attuali 30 euro a 60 euro: una proposta che però era stata bocciata perché la cifra dei 30 euro era stata stabilita coerentemente con gli obiettivi sulla digitalizzazione previsti dal Pnrr. Per quanto riguarda i pagamenti con il POS, è stato istituito un nuovo tavolo di confronto: per questo si preannunciano delle novità in arrivo, soprattutto per quanto riguarda il lato degli esercenti.
Pagamenti con Pos: novità per gli esercenti
L’obiettivo del tavolo tecnico che è stato istituito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze – secondo quanto previsto anche nell’ultima legge di bilancio – è quello di valutare soluzioni concrete per far sì che le transazioni elettroniche siano meno onerose per gli esercenti, che sono comunque sottoposti all’obbligo di legge che prevede di accettare pagamenti con il POS per tutte le cifre superiori a 30 euro.
Per il momento la soluzione che è al vaglio del Ministero e del governo riguarda la possibilità di intervenire nei confronti di tutti quegli esercenti di attività di impresa che abbiano avuto ricavi o compensi che – nell’annualità precedente – non hanno superato i 400.000 euro. In questo casa sarà studiata una proposta per fare in modo che le spese fino a 30 euro vengano in qualche modo mitigate, puntando a rendere meno onerose le transazioni effettuate mediante POS.