Pablo Marì, il calciatore del Monza accoltellato ad Assago: racconto drammatico
Accoltellato alla schiena da un 46enne che all’interno del Carrefour di Assago, nel milanese, ha aggredito sette persone, il calciatore del Monza Pablo Marì ha raccontato gli attimi drammatici in cui tutto è accaduto. Pochi istanti in cui, mentre stava facendo la spesa con suo figlio Pablito, ha visto morire una persona davanti ai suoi occhi.
La moglie al suo fianco, il figlio piccolo seduto sul seggiolino del carrello della spesa: una serata come tante al Carrefour di Assago, nel milanese. Poi il dolore atroce alla schiena, che si propaga per tutto il corpo, e la consapevolezza di star vivendo attimi drammatici. Questo è ciò che ha raccontato Pablo Marì, il difensore spagnolo classe 1993 in forza al Monza, che ieri sera si trovava nel centro commerciale dove è avvenuta l’aggressione.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, un 46enne italiano, già segnalato per problemi psichici, avrebbe preso un coltello dall’espositore del Carrefour, aggredendo le prime persone che si è trovato davanti. Tra queste, un cassiere di 30 anni, rimasto ucciso dopo aver un colpo alla gola.
Pablo Marì: le prime parole dall’ospedale
Trasportato in codice rosso in ospedale insieme ad altre cinque persone ferite in modo grave, Pablo Marì ha ricevuto la visita dell’amministrazione delegato del Monza Adriano Galliani, accordo appena saputo dell’aggressione. Ed è stato proprio lui a riferire il drammatico racconto del calciatore:
Mi ha detto di avere avuto “suerte” perché ha visto morire qualcun altro. È stato accoltellato alla schiena, poi ha visto questo delinquente accoltellare alla gola un’altra persona.
In giornata il calciatore sarà operato e, stando a quanto riportato, Pablo Marì vorrebbe essere in campo già lunedì per dimenticare questa brutta storia.
L’uomo responsabile dell’aggressione è stato bloccato e disarmato da Massimo Tarantino, ex calciatore dell’Inter che si trovava per caso all’interno del centro commerciale e ha assistito alla scena cercando di mettere fine alla tragedia. “Urlava, urlava, urlava e basta”, ha riferito. Il 46enne è stato poi arrestato.