Macron e Zelensky insieme a Bruxelles per il vertice dei capi di Stato
L’Eliseo ha fatto sapere che il presidente francese Emmanuel Macron e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky questa mattina partiranno insieme da Parigi diretti al vertice dei capi di Stato e di governo dell’Ue a Bruxelles.
Incontratosi com Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz a Parigi, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto che vengano inviate quanto prima nuove armi al suo paese:
Prima l’Ucraina otterrà le armi pesanti, prima i nostri piloti otterranno aerei moderni, prima il nostro esercito sarà forte con i carri armati, prima potremo tornare alla pace in Europa.
Il presidente francese Emmanuel Macron sostiene che la Francia farà il possibile per consegnare le armi a Kiev quanto prima, esprimendo anche:
la solidarietà, il sostegno e la volontà di accompagnare l’Ucraina verso la vittoria, verso la pace, e verso l’Europa.
Intanto il G7 sta valutando se imporre nuove sanzioni alle aziende in Cina, Corea del Nord e Iran che continuano a rifornire di armi la Russia, come riporta l’agenza Bloomberg. Il presidente ucraino sta viaggiando in tutta Europa in questi giorni, prima a Londra poi ieri si è diretto a Parigi per incontrare i leader di Francia e Germania e domani sarà a Bruxelles come ospite d’onore di un Consiglio Europeo straordinario.
Zelensky chiede nuove armi a Francia e Germania
Così Zelensky è intervenuto dinanzi al Parlamento del Regno, dov’è stato innanzitutto accolto da Sunak al numero 10 di Downing Street e poi in udienza a Buckingham Palace:
Sono qui per dirvi grazie a nome dei coraggiosi, degli eroi che combattono in trincea per ripristinare la sovranità dell’Ucraina sui suoi territori. Io vi domando, e domando al mondo, aerei da combattimento per l’Ucraina, ali per la libertà. Sappiamo che la libertà vincerà, sappiamo che la Russia perderà e sappiamo che la nostra vittoria cambierà il mondo.
In cambio, promette il presidente ucraino, ripagherà gli alleati con la sconfitta di Vladimir Putin, descritto come “il male”. Per ora però la fornitura dei cacciabombardieri resta una questione spinosa, perché si rischierebbe lo scontro diretto fra Nato e Russia. Per ora il Regno Unito si limita a non “escludere nulla dal tavolo”.