Lavoro autonomo: ecco come ottenere l’indennità (ISCRO)
Introdotta in via sperimentale dalla Legge di Bilancio 2021, l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO) è ancora disponibile per il 2023. Vediamo chi può richiederla e come presentare la domanda.
Anche per il 2023, ultimo anno del triennio “sperimentale” durante il quale è stata introdotta l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa, è possibile richiedere il sostegno economico attraverso la procedura online da effettuare sul sito INPS.
L’Istituto lo scorso febbraio ha inoltre pubblicato gli importi aggiornati per il calcolo della prestazione riconosciuta nel 2023, ma attenzione: non tutti i lavoratori autonomi possono beneficiare del contributo. Specifica l’INPS:
Il servizio permette di ottenere un’indennità riconosciuta a lavoratori che svolgano attività di lavoro autonomo. Si tratta di un contributo erogato per sei mesi e incompatibile con pensioni, Naspi e reddito di cittadinanza e cariche politiche.
Non solo, ma chi abbia già beneficiato della ISCRO nel 2021 o nel 2022, non potrà richiederla nel 2023 proprio perché l’accesso alla prestazione è ammesso una sola volta nel triennio sperimentale.
Vediamo dunque nel dettaglio come funziona la misura di sostegno al reddito introdotta a favore dei titolari di partita IVA, i requisiti e la domanda.
ISCRO: come richiederla?
L’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa va da un minimo di 254,75 euro e non può superare l’importo mensile di 815,20 euro, importi calcolati basandosi sulla variazione dell’indice ISTAT.
L’indennità è riconosciuta ai lavoratori iscritti alla Gestione Separata che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo e che rispettino i seguenti requisiti elencati dall’INPS:
- non essere titolari di trattamento pensionistico diretto e non essere assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie alla data di presentazione della domanda;
- non essere beneficiari di Reddito di Cittadinanza. Tale requisito deve permanere durante l’intero periodo di fruizione della indennità ISCRO, pena la decadenza dalla prestazione;
- avere prodotto un reddito di lavoro autonomo, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, inferiore al 50% della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei tre anni anteriori all’anno precedente alla presentazione della domanda.
- aver dichiarato, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, un reddito non superiore a 8.145 euro.
- essere in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria;
- essere titolari di partita IVA attiva da almeno quattro anni alla data di presentazione della domanda, per l’attività che ha dato titolo all’iscrizione alla gestione previdenziale in corso.
Inoltre quando si presenta la domanda sul sito INPS è necessario essere in possesso della dichiarazione dei redditi certificata dalla Agenzia delle Entrate e relativa a uno degli ultimi quattro anni (2017-2018-2019-2020) precedenti all’anno di presentazione della domanda di ISCRO, altrimenti la domanda non verrà accolta.
Infine, per presentare la domanda oltre alla compilazione completamente telematica sul sito web dell’Istituto (accedendo con CIE, SPID o CSN) è possibile o chiamare il Contact Center integrato INPS (al numero verde 803164 da rete fissa o allo 06164164 da rete mobile) oppure recandosi nei patronati e intermediari autorizzati.