IMU: in scadenza il primo acconto, come evitare errori
Si avvicina la scadenza per il pagamento della prima parte dell’IMU ed è bene essere correttamente informati con il fine di non commettere errori con l’acconto IMU.
L’IMU (l’imposta municipale propria) rappresenta un’imposta da saldare per chi possiede fabbricati. L’IMU si paga a livello comunale ed è in vigore dal 2012; , ma non tutti coloro che sono proprietari di immobili sono tenuti a pagarla e inoltre, l’importo è variabile.
È bene comunque essere sempre informati con il fine di non commettere errori che poi potrebbero costare cari.
L’imposta è obbligatoria per i proprietari dei seguenti immobili: fabbricati, aree fabbricabili, prime case di lusso, terreni agricoli, e l’importo viene definito dal Comune in cui è ubicato, in base alle caratteristiche che lo contraddistinguono.
Una volta introdotta la tassa comunale sulla casa, vediamo a quando è fissata la scadenza imminente della prima rata e quali novità sono state introdotte.
IMU: cosa sapere per non fare errori
È fissata per il 16 giugno 2023 la scadenza del primo acconto IMU che rispetto agli scorsi anni risulta modificato. Se prima infatti il pagamento doveva essere effettuato calcolando l’intera annualità e proiettando il risultato dividendolo per due, ora il pagamento del 16 giugno deve riportare la situazione del primo semestre.
Altra novità per il 2023 riguarda gli immobili ubicati nelle zone colpite dalle recenti alluvioni in Emilia-Romagna, Marche e Toscana. Per coloro che infatti possiedono immobili nei comuni elencati nel decreto-legge 61/2023, è sospeso l’acconto IMU ma fino a 20 novembre 2023.
Si ricorda inoltre che è stata confermata l’esenzione di circa 19 milioni di abitazioni principali, ovvero quelle case singole in cui:
Il soggetto passivo e i componenti del suo nucleo familiare risiedono anagraficamente e dimorano abitualmente.
Rimangono invece escluse dall’esenzione tutte quelle abitazioni considerate come case di pregio (nello specifico, le categorie A/1, A/8 e A/9), in totale 69.398 (stando alle più recenti statistiche catastali).
Infine si ricorda che per qualsivoglia specifica o chiarimento, l’unico sito a cui affidarsi e da consultare è quello delle Finanze (finanze.gov.it), unico portale ad avere valore legale.