Giorgia Meloni stravolge tutto: nuove proposte sulla soglia dei pagamenti Pos

Camilla Principi
  • Laureata in Scienze della Comunicazione pubblica e digitale
  • Laureata in Scienze della Politiche Relazioni Internazionali
05/12/2022

Secondo quanto stabilito dalle nuove regole del Governo Meloni si torna indietro. Il governo sta marciando verso una riduzione della soglia oltre la quale non si possono accettare pagamenti con carte e bancomat. 

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Giorgia Meloni ha avviato una nuova rubrica social chiamata “gli appunti di Giorgia”, un appuntamento settimanale nel quale, attraverso i social, la premier spiegherà le intenzioni del nuovo governo cercando di dare le risposte ai cittadini sui temi più caldi.

Un ulteriore passo indietro è stato fatto riguardo al tetto del contante, la premier rigetta le accuse e ne rivendica l’importanza per la nostra economia.

Il tetto al contante sfavorisce la nostra economia. Piaga che vale miliardi di euro di sommerso. C’è poi appunto l’innalzamento della spesa minima oltre cui scattano le multe per i commercianti che rifiutano l’uso del Pos: era 30 euro nelle prime bozze, il doppio nel testo finale, e ora è in valutazione la nuova soglia. Quella dei 60 euro è indicativa, per me – ammette Meloni – può essere anche più bassa. C’è ovviamente un’interlocuzione con la Commissione Ue, perché il tema del pagamento elettronico è fra gli obiettivi del Pnrr, bisogna vedere come andrà a finire.

Le indicazioni di Bruxelles son attese nel breve periodo, ma la leader comunque rivendica la ratio della norma pensata per tutelare i commercianti dalle commissioni bancarie. Allo stesso modo siamo in attesa del giudizio, da parte di Bruxelles, sulla finanziaria e il via libera per l’incremento da 65mila a 85 mila euro della soglia della flat tax per gli autonomi.

È un dato incontrovertibile che dei 55 obiettivi da centrare entro fine anno a noi ne sono stati lasciati 30- sostiene la Meloni, la premier si è detta fiduciosa sul recupero- se qualcosa mancasse all’appello non sarebbe colpa nostra

Subito arrivano gli attacchi dalle altre forze politiche, come quello di Mariastella Gelmini, che sostiene che questo sia un “maldestro tentativo di mettere le mani avanti”. Intanto sono sotto osservazione i ritardi di 3 o 4 obiettivi per il 2022, ma comunque si ritiene positivo l’esito della task force europea. 

Ancora non si è conclusa la ricognizione avviata da Raffaele Fitto con gli altri dicasteriComuni e Regioni, e si prevede la semplificazione per il raggiungimento di alcuni target. Giorgia Meloni nella sua agenda settimanale, sui social, sostiene che tra le prime necessità ha quella di aiutare le persone ad uscire dalla povertà.

Giorgia Meloni: criticate le scelte politiche ed economiche

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Continuano le critiche alle decisioni del governo. Tajani sostiene che l’evasione si combatte non con il limite al Pos piuttosto dando la possibilità agli stranieri di poter pagare con la carta, come i turisti dei paesi arabi.

Il Pos? Non è con la soglia che si combatte l’evasione. Non è li che si evade, se metti una soglia al pos più bassa basta andare 3 volte in banca e ritirare, non è che li si combatte la corruzione e l’evasione fiscale. Dobbiamo dare libertà ad esempio ai tanti stranieri che vengono in Itala e sono abituati a pagare in contanti, ad esempio i turisti dei paesi arabi che altrimenti possono scegliere di andare a spendere altrove.

Lo stesso Crosetto ha dichiarato che per combattere l’evasione serve uno stato efficiente: 

Io penso che contro l’evasione bisogna rendere lo Stato efficiente e giusto e obbligare le persone a pagare le tasse in cambio di servizi che non sono contestabili, come la sanità garantita per tutti. La grande distinzione è tra chi non può evadere e chi invece ha la possibilità di farlo. Il tutto si basa sulla giustificazione morale di avere a che fare con uno Stato che quando deve comportarsi bene con i cittadini non lo fa.