Duro scontro a Bakhmut, Kiev assicura che non attaccherà la Russia

Camilla Principi
  • Laureata in Scienze della Comunicazione pubblica e digitale
  • Laureata in Scienze della Politiche Relazioni Internazionali
06/02/2023

Continuano i combattimenti nella città di Bakhmut nella regione del Donetsk, Kiev ha rassicurato che le armi a lungo raggio non saranno investite per colpire il territorio russo. Scopriamo gli aggiornamenti sulla guerra tar Ucraina e Russia.

guerra polonia

Duri combattimenti a Bakhmut, nella regione ucraina del Donetsk. Kiev assicura che non attaccherà la Russia. Il consiglio comunale di Kherson ha riferito che l’esercito russo avrebbe attaccato e bombardato duramente una delle chiese di Kherson. 

David Arakhamia, capo dei parlamentari del partito della Difesa ucraina del partito Servitore del Popolo, ha dichiarato che non ci saranno cambiamenti ai vertici del ministero della Difesa. Ma saranno nominati il nuovo ministro dell’interno e il nuovo capo dell’Sbu, i servizi di intelligence di Kiev. 

Russia, atteggiamneto preoccupante: progetta un nuovo attacco all’Ucraina

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Il viceministro degli Esteri Serghei Ryabkov ha annunciato che Rafael Grossi, il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, sarà in visita a Mosca in questa settimana, con lo scopo di aprire un dialogo professionale e serio istituzione di una zona di sicurezza. La Russia, infatti, vuole stabilire una zona di sicurezza intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. 

La Russia ha dichiarato che entro dieci giorni lancerà una nuova offensiva, come affermato anche dal Financial Times, che grazie ad una fonte anonima, è venuta a conoscenza della volontà della Russia di lanciare una nuova offensiva. Sottolineando che l’intenzione di Mosca è quella di occupare l’intero Donbass.Da alcune fonti risulta che l’offensiva possa proprio partire dalle aree delle città di Kremennaya e Lyman, dove il nemico ha concentrato grandi forze per diverse settimane.

Guerra Russia-Ucraina: la preoccupazione dell’Italia

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Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani ha espresso la sua più grande preoccupazione:

Non sappiamo se sarà possibile tornare allo status quo ante: anzitutto è necessario che le due parti in lotta si siedano intorno a un tavolo. Resto convinto che sostenere Kiev e ricercare la pace non siano missioni incompatibili. Faremo tutto ciò che serve. L’obiettivo finale è arrivare alla pace. Ma ci si può arrivare solo evitando l’occupazione permanente russa. Nel frattempo, confidiamo che si possano portare avanti iniziative concrete di avvicinamento delle parti.