Certificazione Unica 2023: scadenza, presentazione e possibili sanzioni
Si avvicina la scadenza per la presentazione della Certificazione Unica 2023 all’Agenzia delle Entrate da parte dei sostituti d’imposta. Vediamo insieme quali sono le modalità per compilarla, presentarla ed evitare di incorrere nelle sanzioni previste nel caso in cui non si riesca a rientrare nei termini.
La Certificazione Unica è un documento fiscale che deve essere rilasciato dal datore di lavoro – nel caso in cui a presentare la successiva Dichiarazione dei Redditi siano lavoratori dipendenti – oppure dall’INPS – nel caso in cui si tratti di pensionati. Nel 2023 la Certificazione Unica prenderà il posto del CUD (Certificato Unico Dipendente), che veniva sempre emesso dai datori di lavoro oppure dall’INPS.
Quali sono le date da tenere in considerazione e a cosa serve la Certificazione Unica?
Certificazione Unica: scadenza 2023
La prima scadenza da tenere in considerazione è quella del 16 marzo 2023. In particolare è necessaria la compilazione della Certificazione Unica 2023 e la presentazione all’Agenzia delle Entrate da parte di coloro che rientrano in queste categorie (prendendo in considerazione l’annualità 2022):
- Chi ha corrisposto somme sottoposte a ritenute alla fonte;
- Chi è titolare di posizione assicurativa presso l’INAIL;
- Chi ha versato contributi previdenziali, assistenziali oppure ha versato premi assicurativi all’INAIL;
- Amministrazioni che svolgono funzione di sostituti di imposta e che sono iscritte regolarmente alla gestione Dipendenti pubblici INPS;
- Chi ha versato somme che pur non essere soggette alla ritenuta alla fonte vanno comunque considerate nella contribuzione INPS.
Per tutti coloro che invece hanno redditi che sono esenti dalla dichiarazione dei redditi, la scadenza da tenere in considerazione è quella del 31 ottobre 2023.
Certificazione Unica: possibili sanzioni
È necessario tener conto delle scadenze perché, in caso di mancata comunicazione, possono esserci delle sanzioni, che variano in base ai CU che non sono stati presentati: 100 euro per ogni CU la cui comunicazione è stata omessa, sbagliata oppure è arrivata in ritardo. La sanzione viene ridotta a 33.33 euro nel caso in cui la comunicazione avvenga comunque entro 60 giorni dalla data di scadenza del 16 marzo.
La Certificazione Unica può essere compilata anche tramite software che sono attivi a partire dal 7 febbraio e che sono in grado di controllare eventuali errori presenti nel documento da presentare all’Agenzia delle Entrate nei termini già detti.