Carcere di Ivrea, torture sui detenuti: 45 indagati

Bufera sul carcere di Ivrea, dopo un’inchiesta che ha portato ad avere 45 iscritti sul registro degli indagati per torture sui detenuti. La nuova inchiesta fa seguito a quella che aveva portato alla luce diversi episodi di violenza che sarebbero avvenuti tra il 2016 e il 2017. Questa volta i reati sarebbero avvenuti tra il 2018 e la scorsa estate.

Si abbatte una nuova bufera sul carcere di Ivrea. Secondo quanto si apprende da una nuova inchiesta della procura sarebbero 45 le persone finite nel registro degli indagati per torture e violenze nei confronti dei detenuti. Nella mattinata di oggi, martedì 22 novembre, sono state eseguite più di 30 perquisizioni da parte dei carabinieri di Ivrea e Torino.

È la seconda volta che si accendono le luci su episodi controversi avvenuti in carcere. Solo il mese scorso la procura di Torino aveva indagato su episodi di violenza avvenuti tra il 2016 e il 2017. Questa volta, invece, si tratterebbe di torture e soprusi che risalirebbero ad un periodo di tempo compreso tra il 2018 e i mesi scorsi.

Carcere di Ivrea: soprusi e torture

Agenti, dirigenti, alti funzionari della polizia penitenziaria ed ex direttori: nessuno è stato esclusi dalle indagini e dalle perquisizioni che hanno delineato un quadro preoccupante della situazione vissuta all’interno del carcere di Ivrea.

Secondo quanto riportato dagli inquirenti, le indagini si sarebbero concentrate sul posto dopo diverse denunce ricevute su ciò che accadeva nelle celle. Dalle prime perquisizioni e interrogatori si sono potute individuare “la c.d. “cella liscia” nonché il c.d. “acquario”, celle entro le quali i detenuti venivano picchiati e rinchiusi in isolamento senza poter avere contatti con alcuno, nemmeno con i loro difensori”.

L’intervento dei carabinieri è stato necessario perché, secondo quanto riportato, i soprusi nei confronti dei carcerati erano ancora in corso e per questo era inevitabile cercare di bloccare la situazione.