Bonus sponsorizzazioni sportive: di cosa si tratta?
Il cosiddetto Bonus sponsorizzazioni sportive è stato confermato dalla legge di Bilancio 2023 e prevede un contributo riconosciuto sotto forma di credito d’imposta, pari al 50% degli investimenti effettuati in sponsorizzazioni sportive. Vediamo nel dettaglio chi può beneficiarne.
Con la legge di Bilancio 2023 è stato confermato un bonus già esistente ideato per sostenere il mondo dello sport; il Governo ha scelto di incentivare gli investimenti nel mondo, anche tramite le sponsorizzazioni sportive.
Si tratta del Bonus Sponsorizzazioni sportive 2023, agevolazione che prevede un credito d’imposta fino al 50% del valore degli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2023 fino al 31 marzo 2023.
Vediamo nel dettaglio come funziona il bonus sponsorizzazioni sportive, come richiederlo e chi può accedervi.
Bonus sponsorizzazioni sportive: tutti i dettagli
Il credito d’imposta, il quale è pari al 50% degli investimenti realizzati in sponsorizzazioni o pubblicità nel mondo dello sport può essere riconosciuto per il primo trimestre 2023 e a richiederlo possono essere:
- Lavoratori autonomi
- Imprese
- Enti non commerciali che abbiano investito nello sport
Si precisa che gli investimenti in campagne pubblicitarie non deve essere inferiore ai 10.000 euro; l’investimento deve poi essere rivolto a leghe e società sportive professionistiche e società e associazioni sportive dilettantistiche con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 prodotti in Italia, da almeno 150.000 euro fino a un massimo di 15 milioni di euro.
È inoltre necessario che le sponsorizzazioni o gli investimenti siano indirizzati alle seguenti categorie:
- leghe che organizzano campionati nazionali a squadre nell’ambito delle discipline olimpiche;
- società sportive professionistiche operanti in discipline olimpiche e che svolgono attività sportiva giovanile;
- società e associazioni sportive dilettantistiche iscritte al registro CONI operanti in discipline ammesse ai Giochi Olimpici e che svolgono attività sportiva giovanile.
Si ricorda che sono esclusi gli investimenti in campagne pubblicitarie nei confronti di soggetti che aderiscono al regime forfettario previsto dalla L.398/1991.
Il credito d’imposta può essere soggetto a riparto ed è utilizzabile esclusivamente in compensazione tramite il modello F24, da inviare attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Il credito d’imposta dovrà essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta di riconoscimento e in quelle successive, fino alla conclusione dell’utilizzo; l’agevolazione può poi essere riconosciuta tenendo conto degli altri aiuti ricevuti in Regime De Minimis.