Bonus POS: cosa sapere e chi può richiederlo
Vediamo oggi chi può richiedere il Bonus POS, misura introdotta per sostenere i commercianti nel passaggio trasparente ai pagamenti elettronici, incentivo definito con la Legge di Bilancio 2023.
Il Bonus POS è un sostegno ideato dal Governo indirizzato ai commerciati che così da incentivare il passaggio ai pagamenti elettronici.
Nel dettaglio il Bonus POS prende la forma di un credito di imposta pari al 30% delle commissioni pagate nel mese precedente.
Si precisa però che il credito può essere utilizzato per il solo scopo di compensare i debiti fiscali a partire dal mese successivo a quello in cui le spese sono effettivamente state sostenute.
Bonus POS: come richiederlo
Il bonus Pos coinvolge tanto le Partite Iva che imprese esercenti che offrono prodotti e servizi ed è un incentivo ideato per aiutare tali soggetti a sostenere i costi delle commissioni, viste le lamentele che si sono generate.
Il credito di imposta sulle spese per le commissioni bancarie, che appunto è del 30%, e si utilizza per compensazione, è rivolto sia alle imprese che ai professionisti con partita IVA. Non è importante quale sia l’attività o il servizio offerto, tantomeno non si considera la tipologia di regime fiscale adottato.
Piuttosto è necessario, per accedere all’incentivo, non aver superato i 400.000 euro di ricavi durante il 2022. Una volta certi di rispettare tale requisito, allora si può procedere alla procedura per richiedere il Bonus POS.
Innanzitutto il richiedente, entro il ventesimo giorno del mese successivo a quello in cui sono state effettuate le transazioni, deve inviare all’Agenzia delle Entrate una comunicazione in cui vi siano tutti i dettagli e le informazioni sui pagamenti ricevuti. Vengono accettati tanto i documenti inviato per via telematica direttamente dai richiedenti quanto le comunicazioni da parte del commercialista.
Con il fine di accedere all’incentivo è necessario che la comunicazione da inviare all’Agenzia delle Entrate sia del tutto completa dei seguenti dettagli:
- il numero delle operazioni effettuate durante il mese precedente;
- l’importo delle commissioni;
- gli eventuali costi fissi.