Bonus caldaie cancellato: scadenza, domande e regolamento UE

16/03/2023

Le nuove disposizioni che arrivano direttamente dall’Unione Europea sulla transizione green del parco immobili di tutti gli stati europei coinvolgono anche alcune agevolazioni, come ad esempio il bonus caldaie. Secondo la normativa, il bonus potrebbe essere cancellato ben presto: fino a quando c’è tempo per richiederlo? 

caldaia

Il bonus caldaie verrà cancellato? Questa è l’ipotesi prevista alla luce della nuova normativa prevista dall’Unione Europea, che punta alla transizione verde per il parco immobili – compresi edifici pubblici e non residenziali – degli stati che appartengono all’UE. L’obiettivo da raggiungere è la “Classe Energetica E” entro il 2030, e la “Classe Energetica D” entro il 2033.

Per potersi muovere in questa direzione, l’Unione Europea ha tagliato gli incentivi verso alcuni bonus, tra cui anche il bonus caldaie. Questa agevolazione – al 50% per tutte le spese relative alla sostituzione della vecchia caldaia con una a basso impatto ambientale – potrebbe andare incontro a restrizioni e modifiche, proprio per adeguarsi alla normativa “green” imposta dall’UE. Cosa succederà adesso?

Bonus caldaia: modifiche all’agevolazione

Secondo quanto riportato, il bonus caldaie, a partire dal 2024, non potrà essere richiesto nel caso in cui si decida di sostituire la vecchia caldaia con una a gas – anche se rientra nella classe energetica E oppure D, prevista quindi dalla normativa europea. Stando alle disposizioni, tutte le caldaie a combustibili fossili – tra cui anche le caldaie a gas – non vengono considerate strumenti che migliorano l’efficienza energetica di un edificio.

Anche dopo il 2024, però, il bonus caldaie potrà essere richiesto nel caso in cui si decida di installare un altro modello rispetto a quello a gas:

  • modello ibrido (ad esempio, caldaia a condensazione e con pompa di calore);
  • modello a gas rinnovabile (ad esempio, biometano e idrogeno).

Per poter richiedere il bonus caldaie – che verrà concesso in maniera prioritaria alle famiglie che hanno attestato di avere un reddito basso o che sono ritenute vulnerabili – sarà necessario effettuare la comunicazione dell’avvenuta istallazione all’ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), insieme ai pagamenti per le spese che devono sempre avvenire con un sistema tracciabile.