Bonus acqua potabile, troppe domande: diminuisce l’agevolazione

06/04/2023

Come spiegato in una nota pubblicata dall’Agenzia delle Entrate, sono arrivate molte più domande rispetto a quelle che erano attese, per il bonus acqua potabile. La prima conseguenza, ovviamente, è la riduzione della quota della detrazione che era prevista inizialmente. Vediamo insieme cosa cambia per i beneficiari dell’agevolazione. 

acqua rubinetto

Le domande per richiedere il bonus acqua potabile sono state inoltrate entro il 28 febbraio 2023, ma solo ora è stata comunicata qual è la percentuale di detrazione a cui potranno accedere coloro che hanno richiesto di beneficiare del bonus. Inizialmente, secondo quanto era stato previsto, la percentuale del credito di imposta era fissata al 50%.

La somma del bonus acqua potabile, infatti, non viene erogata, ma viene riconosciuta come credito di imposta – che doveva essere al 50% – per le spese effettuate nell’arco del 2022 per l’acquisto di sistemi che favoriscono l’utilizzo e il miglioramento dell’acqua potabile, anche nell’ottica di ridurre il consumo di plastica, sia per i nuclei familiari sia per le attività commerciali.

Bonus acqua potabile: la percentuale diminuisce

Se inizialmente era stata prevista una percentuale pari al 50%, ora le cose sono cambiate. Stando a quanto riporta la nota diffusa dall’Agenzia delle Entrate, a causa dell’elevato numero di domande che sono pervenute, i fondi non bastano a coprire tutte le richieste, e per questo la percentuale riconosciuta a ciascuno sarà decisamente inferiore rispetto a quanto era stato preventivato inizialmente.

Stando alla comunicazione, i beneficiari potranno accedere ad un credito di imposta pari al 17,9005 dell’importo richiesto. Una riduzione che si spiega proprio con l’eccessiva richiesta per il bonus acqua potabile, che ha portato quindi ad una nuova ripartizione dei contributi pubblici per cercare di rispondere a tutte le domande arrivate.