Belgio: tifosi marocchini assaltano Bruxelles dopo la partita dei Mondiali
La vittoria del Marocco sul Belgio di ieri pomeriggio ai Mondiali in Qatar rimarrà un risultato storico per la nazionale, che si giocherà nell’ultimo match le possibilità di qualificarsi agli ottavi di finale. A Bruxelles, però, al fischio finale della partita, si è scatenata una guerriglia urbana, con i tifosi marocchini che hanno assaltato il centro città.
Un pomeriggio storico quello di ieri per il Marocco sul piano calcistico. La nazionale marocchina, a sorpresa, ha battuto 2-0 il Belgio (una delle squadre più forti, ricca di talenti e per lungo tempo al primo posto nel ranking mondiale) durante i Mondiali in Qatar. Una gioia senza fine per i calciatori marocchini, e in particolare per Sabiri e Aboukhlal, autori dei gol che hanno regalato la vittoria al Marocco.
Una giornata che è stata però macchiata da alcuni episodi di violenza, che si sono tramutati in guerriglia urbana, nel centro di Bruxelles. Subito dopo la fine del match centinaia di tifosi marocchini si sono riversati per le vie del centro generando disordini.
Bruxelles: vie del centro impraticabili
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, i tifosi marocchini avrebbero appiccato il fuoco a scooter, auto e monopattini elettrici, a partire dalla zona della stazione di Midi fino ad arrivare a Boulevard Anspach. I poliziotti anti-sommossa sono stati costretti ad intervenire, cercando di riportare l’ordine e procedendo con i primi arresti nei confronti dei responsabili della guerriglia urbana prontamente individuati.
“Condanno con la massima fermezza gli episodi di questo pomeriggio”, ha commentato il sindaco di Bruxelles, Philippe Cose. L’invito ai cittadini di Bruxelles, almeno per la serata di ieri, è stato quello di evitare le vie del centro.
La popolazione marocchina è il gruppo etnico-culturale più numeroso del Belgio (dove in generale i residenti di lingua straniera superano il milione). In particolare, la comunità marocchina rappresenta il 5% dell’intera popolazione belga, una percentuale che aumenta tra i più giovani: l’8,8% dei ragazzi di età inferiore ai 18 anni ha origine marocchina. Una presenza radicata e consistente, che non giustifica quanto avvenuto a Bruxelles, soprattutto dopo una giornata calcistica storica per tutto il Marocco.