Bari, a rischio l’alta velocità: bloccati i lavori
Stop al Nodo ferroviario di Bari, con una tratta di alta velocità che è stata bloccata dal Tar della Puglia, a salvaguardia di mandorli e carrubi che si trovano nella zona di Lama San Giorgio, interessata dal passaggio dei binari. Per la realizzazione dell’opera e per i lavori erano stati stanziati 406 milioni di euro dal Pnrr.
I lavori per portare l’alta velocità a Bari sono a forte rischio dopo la sentenza del Tar della Puglia, che ha bloccato l’opera finanziata dal Pnrr. Si tratta di un progetto che fa parte del più ampio Nodo ferroviario di Bari, e che avrebbe dovuto raddoppiare i binari nel tratto di Lama San Giorgio per 10 chilometri.
Il progetto è stato finanziato con i fondi arrivati dal Pnrr, e sono stati già stanziati 205 milioni per il completamento dell’opera, su un totale di 406 milioni destinati a questa finalità. Ora, però, la realizzazione di tutto il progetto sembra essere a rischio, vista la sentenza del Tar, spinta dagli ambientalisti che voglio preservare la zona destinata proprio all’alta velocità.
Puglia: stop all’alta velocità?
Il Tar, infatti, si è espresso in maniera contraria ai lavori per l’alta velocità dopo aver ricevuto diverse segnalazioni da parte di comitati di ambientalisti e abitanti della zona di Lama San Giorgio, quella interessata dal passaggio dei binari, dove sono presenti mandorli e carrubi secolari che rischierebbero di essere abbattuti per permettere il passaggio dei treni.
Anche se i lavori sono stati autorizzati da 10 anni e si sono sbloccati solo con l’arrivo dei fondi del Pnrr, il Tar della Puglia ha evidenziato una lacuna nell’autorizzazione a procedere alla realizzazione di questo progetto. Secondo la sentenza del tribunale, infatti, non sarebbero stati presi in considerazione altri percorsi che consentirebbero da un lato di portare l’alta velocità in Puglia e dall’altro di conservare il patrimonio naturalistico della regione.
Si preannuncia quindi un braccio di ferro tra la Regione e lo Stato?