Attenzione al Superbonus 110%: come ricevere l’aiuto prima che scada
C’è tempo fino al 31 marzo per finire i lavori e dunque assicurarsi l’accesso al Superbonus al 110%. Ecco tutto ciò che è necessario fare prima della scadenza prevista dalla normativa ancora in vigore, salvo modifiche.
L’attuale normativa in vigore, a meno che non venga rivista, pone la scadenza per potere accedere al Superbonus 110% tra meno di un mese.
L’agevolazione è rivolta ai cittadini che abbiano effettuato i lavori di ristrutturazione della propria abitazione (almeno il 30% conclusi a fine settembre dello scorso anno), i quali devono assolutamente concludere ogni intervento entro appunto il 31 marzo; altrimenti, c’è il rischio di non potere più accedere all’agevolazione edilizia.
Comunque, non appena saranno chiariti alcuni punti dall’Agenzia delle Entrate, sono previste altre possibilità di detrazioni (ma più basse) anche dioo la scadenza.
Ecco dunque come coloro che nel momento presente stiano usufruendo del Superbonus 110% dovrebbero agire per non rischiare di perdere la detrazione.
Superbonus: come non perderlo
Molto vicina (salvo modifiche della norma vigente) la scadenza per coloro che, nello specifico, abbiano effettuato almeno il 30% dei lavori alla fine di settembre 2022.
Le spese sostenute finora potranno essere in parte coperte dal Superbonus solo se l’intervento venga concluso entro la scadenza (si può attendere poco più per la fine ufficiale dei lavori, i quali però il 31 marzo devono essere per la gran parte finiti).
Ciò è essenziale perché, come previsto per tutti i bonus edilizi, si ha diritto alla detrazione solo dopo avere chiuso i lavori, visto che si parla di costi solo detraibili.
Quindi per il Superbonus non si possono cedere le spese successive alla chiusura degli interventi. Salvo dunque modifiche, il Superbonus al 110% potrà essere richiesto solo per tutte quelle spese fatturate entro il 31 marzo.
Comunque come già anticipato, anche dopo la data di scadenza si potranno richiedere alcune detrazioni.
Si tratta però di percentuali ben più basse, le quali sono previste per altre misure ovvero l’ecobonus e il bonus casa; c’è comunque da attendere nuove specifiche che dovrebbero essere diffuse a breve dall’Agenzia delle Entrate.
Si ricorda infine di fare attenzione a non cambiare i lavori dichiarati, perché chi ha presentato i Sal all’Enea non può rettificare nemmeno in caso di problemi di liquidità.