Attentato a Times Square: ipotesi di “estremismo islamico”

03/01/2023

L’aggressione compiuta ai danni di tre agenti della polizia a Times Square assume i connotati di un attentato di matrice islamica. E’ questo quanto emerge da una prima ricostruzione dei fatti avvenuti a New York, secondo cui il giovane 19enne Trevor Bickford, armato di machete e fermato subito dopo l’attentato, sarebbe un estremista islamico. 

pexels-vlad-alexandru-popa-1486222

Nella notte di Capodanno il giovane Trevor Bickford è stato autore di un’aggressione – munito di machete – ai danni di tre agenti della polizia che stavano lavorando a Times Square, New York. Tutto è avvenuto intorno alle 22, appena fuori dal cordone di sicurezza che era stato allestito per controllare i festeggiamenti nella notte che ha portato al nuovo anno.

L’aggressione violenta – con uno dei tre agenti che ha riportato la frattura del cranio – in un primo momento è stata spiegata come il gesto di un folle, ma ora emergono nuove ragioni dietro il gesto di Bickford. Secondo quanto riportato dai quotidiani di New York, è possibile che si sia trattato di un attentato di matrice islamica. 

Times Square: ipotesi terrorismo islamico

pexels-rosemary-ketchum-1464230

Trevor Bickford, che è stato fermato e arrestato subito dopo dopo l’attacco con l’accusa di aggressione e tentato omicidio, potrebbe essere accusato anche di terrorismo. L’obiettivo del 19enne, infatti, sarebbe stato quello di compiere un attentato di matrice islamica, tanto da lasciare una lettera d’addio ai genitori in cui esprimeva la volontà di recarsi in Afghanistan e poter morire come un martire.

Forte anche l’astio emerso nei confronti del fratello, che fa parte dell’esercito degli Stati Uniti. Partendo da questi elementi, gli inquirenti stanno cercando di mettere insieme i tasselli della vita di Trevor Bickford, studente con doti riconosciute sia nello sport che nelle produzioni artistiche, circa un anno fa aveva deciso di convertirsi all’Islam. 

Dopo aver abbracciato la religione islamica, Bickford avrebbe deciso di partire per Kabul. La famiglia, preoccupata per il destino del figlio, aveva allertato la polizia degli Stati Uniti e secondo quanto è stato riportato, il ragazzo sarebbe stato inserito nella watch list degli attenzionati dopo un interrogatorio in cui probabilmente aveva allarmato per la sua pericolosità.