Attacco hacker contro il Ministero della Difesa: la strategia russa
Nove siti del Ministero della Difesa sono finiti sotto attacco degli hacker. I portali hanno smesso di funzionare ed è stato impedito qualsiasi tipo di accesso. Secondo quanto rivendicato su Telegram, gli autori dell’attacco sarebbero da ricondurre ad un gruppo filorusso.
Continuano gli attacchi hacker contro i siti ufficiali dei principali ministeri italiani. L’allarme era già stato lanciato durante le scorse settimane, quando era stato messo in evidenza come ci fosse il grosso rischio di continui attacchi nei confronti dei portali italiani. Per il momento, nonostante la massima cautela, si è sempre trattato di episodi che hanno messo in crisi il funzionamento del sito ma che non hanno creato alcun tipo di danno permanente.
L’ultimo sito ad essere finito nel mirino degli hacker è stato quello del Ministero della Difesa. Collegandosi al portale appariva il messaggio di “Bad Gateaway“, che avvisava del malfunzionamento del sito. Gli autori dell’attacco hacker hanno rivendicato il tutto su Telegram: si tratta di un gruppo filorusso.
Attacco hacker in Italia: la rivendicazione
Stando a quanto si può vedere dal messaggio pubblicitario su Instagram, sarebbe stato il gruppo filorusso NoName a prendere il possesso dei novi siti del Ministero della Difesa che sono finiti sotto attacco. Il motivo? Il gruppo avrebbe voluto effettuare un’azione punitiva nei confronti del sistema e-learning militare italiano.
Come ricordato, il ministero della difesa non è il primo a dover affrontare una vicenda simile. Stessa sorte era toccata anche al ministero dell’agricoltura, che però non aveva riportato nessun “furto” di dati e nessuna intromissione nelle informazioni più delicate.
In generale l’opera degli hacker russi, dopo lo scoppio del conflitto con l’Ucraina, sta mettendo in crisi diversi paesi europei. Di recente, il più importante è stato quello contro il sistema degli ospedali britannici.