Approvato il decreto lavoro: assegno di inclusione e smart working, tutte le novità

L’Aula del Senato ha appena approvato il Decreto Lavoro con il quale verranno introdotte alcune novità relative all’Assegno di Inclusione, allo Smart Working fino ad arrivare al Reddito di Cittadinanza e altre misure per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro.

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Con 96 voti favorevoli, 55 voti contrari e 10 astenuti il Senato ha approvato il nuovo decreto Lavoro che dunque passerà ora all’esame della Camera; il testo che la commissione Affari Sociali del Senato ha licenziato lo scorso 15 giugno 2023 è giunto in Aula ieri mattina, 21 giugno 2023 e oggi, il via libera ufficiale a diversi emendamenti.

Le ultime modifiche al Decreto Lavoro (D.L. 48/2023) prevedono diverse misure per quanto riguarda le sfere dell’inclusione sociale e del lavoro, come l’assegno sociale e la proroga dello smart working: vediamole nel dettaglio.

Tutte le novità dopo l’approvazione del Decreto Lavoro

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Le ultime novità introdotte durante l’esame in Commissione e in Aula a Palazzo Madama del nuovo decreto Lavoro, riguardano nello specifico:

  • L’assegno di inclusione, con la riscrittura della scala di equivalenza: si tratta di un emendamento al decreto Lavoro che rivede i parametri della scala di equivalenza dell’assegno di inclusione. Nello specifico, il parametro della scala di equivalenza corrispondente a una base di garanzia di inclusione per le fragilità che caratterizzano il nucleo è uguale a 1 e incrementato fino a un massimo di 2,2, che arriva a 2,3 nel caso in cui vi siano soggetti affetti da grave disabilità o non autosufficienti.
  • La proroga dello smart working (dal 30 giugno al 30 settembre 2023) per i lavoratori cosiddetti ‘fragili’, cioè affetti da gravi patologie e anche per i genitori di figli che abbiano meno di 14 (ma solo nel settore privato).
  • Il rifinanziamento di 5 milioni per il 2023 del fondo di sostegno per tutti i nuclei che abbiano uno o più soggetti vittime di gravi infortuni sul lavoro, con il fine di compensare il taglio degli assegni previsto dal decreto ministeriale 75 dello scorso 18 maggio.
  • Alcune modifiche per quanto riguarda i percorsi personalizzati per i beneficiari dell’assegno di inclusione: il nuovo emendamento stabilisce come all’interno del percorso personalizzato possa essere incluso l’impegno alla partecipazione a progetti utili alla collettività, a titolo gratuito. Si tratta della partecipazione a progetti definita con il comune d’appartenenza ad attività relative al volontariato presso enti del terzo settore, da svolgere nel comune di residenza.