A1, disinnescata una bomba: stop alla circolazione
Nella prima mattina, lungo l’autostrada A1, nel tratto che collega Orte a Valdichiana, c’è stato uno stop forzato al traffico e alla circolazione. Per quasi tre ore è stato impedito il passaggio delle auto per permettere le operazioni di disinnesco di una bomba trovata lungo il fiume Paglia, nell’Orvietano.
Circa 2400 persone evacuate per sicurezza dalle loro abitazioni e traffico bloccato per circa tre ore con l’Italia divisa a metà nella prima mattina di oggi, domenica 20 novembre. È quanto accaduto lungo l’autostrada A1 e più precisamente nel tratto che collega Orte a Valdichiana. Si è reso necessario il blocco totale del traffico e della circolazione delle auto per permettere di effettuare tutte le operazioni di disinnesco di una bomba risalente al secondo conflitto mondiale.
Per sicurezza, quindi, oltre al blocco del traffico, sono state evacuate anche le abitazioni circostanti alla zona in cui è stato trovato l’ordigno, posizionato lungo gli argini del fiume Paglia, nell’Orvietano. Le operazioni hanno richiesto meno tempo di quanto previsto, tanto che i disagi sono stati prontamente rimossi nel giro di tre ore.
A1: disinnescato un ordigno bellico
Intorno alle 7:00 del mattino sono iniziate le operazioni per disinnescare la bomba. L’ordigno militare, di fabbricazione americana, è stato trovato lungo il fiume Paglia e per consentire tutte le manovre necessarie, è stata liberata un’area circostante ampia 826 metri. Ecco perché si è richiesta anche l’evacuazione delle abitazioni che si trovavano all’interno dell’area designata, con più di 2000 persone che hanno potuto far ritorno a casa solo alle 9:30.
Intorno a quell’ora è ripreso regolarmente anche il traffico lungo la A1, così come la circolazione dei treni, sospesa anch’essa in attesa dell’esito delle operazioni di disinnesco.
L’ordigno è stato prima prelevato e poi trasportato all’interno di una cava per farlo brillare. Il personale che si è occupato dell’operazione aveva previsto uno stop al traffico per diverse ore, ma le operazioni sono state più veloci: nessuno spavento né alcun grave disagio, semplicemente la giusta attenzione dopo il ritrovamento della bomba risalente alla seconda guerra mondiale.