Trenord, annuncio ai passeggeri: in arrivo lo sconto per i ritardi
Trenord ha annunciato uno sconto speciale per i passeggeri che sono stati interessati dai ritardi e dalle cancellazioni di alcune tratte delle vie ferroviarie. Da gennaio 2023 chi ha subito dei disagi in seguito ai ritardi dei treni potrà avere uno sconto pari al 30% dell’abbonamento: vediamo insieme come poterlo richiedere e a chi spetta.
Chi fa il pendolare ed è abituato a viaggiare regolarmente con il treno lo sa molto bene: avere a che fare con i ritardi è praticamente all’ordine del giorno. Non si contano le proteste degli utenti, che spesso si lamentano sui social facendo diventare situazioni di disagio anche occasione per fare ironia sul funzionamento delle linee ferroviarie del nostro paese.
Da gennaio 2023, però, Trenord ha annunciato una misura speciale per tutti coloro che hanno subito dei disagi collegati al ritardo del treno o addirittura alla cancellazione di alcune tratte. L’iniziativa è dovuta al fatto che, ad ottobre 2022, “alcune direttrici del Servizio Regionale Ferroviario non hanno rispettato lo standard di affidabilità previsto dal Contratto di Servizio”.
Bonus di Trenord: come funziona e a chi spetta
Gli abbonati delle direttrici che rientrano nell’elenco pubblicato sul sito di Trenord – e che quindi non hanno rispettato quei requisiti minimi di affidabilità che sono stati menzionati in precedenza – potranno ricevere uno sconto del 30% sull’abbonamento di gennaio 2023. Questo vale per gli utenti che hanno un abbonamento mensile, mentre coloro che hanno un abbonamento annuale potranno richiedere l’agevolazione prevista da Trenord solo alla scadenza.
L’applicazione del bonus avviene quando le linee direttrici non rispettano lo standard minimo di affidabilità, che viene calcolato a partire da ritardi e soppressioni delle corse dei treni. Come detto, l’agevolazione di Trenord spetta a tutti i possessori di abbonamento mensile ed annuale che viaggiano sulle direttrici interessate dai disagi segnalati in particolar modo nel mese di ottobre 2022.
Questo si aggiunge al disagio che era stato creato con lo sciopero generale del 16 dicembre 2022, che ha coinvolto quasi tutte le regioni d’Italia e anche il settore dei trasporti pubblici.