Inflazione in aumento in Italia: rincari per pane e pasta
Secondo quanto riportato dall’Unione Nazionale Consumatori, si è verificato un aumento dell’inflazione nel corso del 2022 sia per i beni alimentari sia per quelli non alimentari. In particolare, per quello che riguarda i beni alimentari di prima necessità, il rincaro maggiore è stato registrato per il prezzo di pane e pasta.
L’Unione Nazionale Consumatori – considerando l’andamento dell’inflazione nell’arco del 2022 – ha stilato la classifica dei prodotti alimentari e delle bevande analcoliche che hanno visto aumentare maggiormente il prezzo. Ai primi due posti di questa particolare classifica si sono piazzati la pasta e il pane, insieme alla categoria dei cereali: sono questi i beni alimentari, tra l’altro di prima necessità, che hanno fatto registrare il rincaro più alto.
In generale i prodotti alimentari hanno subito un rialzo del 9,4% (per un totale di 488 euro). Al primo posto della classifica si trovano “pane e cereali” (categoria che comprende pane, pasta, riso e farina): l’inflazione registrata è stata pari al +10,9%. Una cifra che equivale a circa +100 euro di spesa media sostenuta da una famiglia italiana per comprare pane e pasta rispetto allo scorso anno.
Inflazione: in aumento il prezzo di pasta e pane
Nel 2022, quindi, è aumentato il prezzo del pane (sia fresco che confezionato), dell’11% rispetto al 2021, così come quello della pasta (sia fresca che secca) ha fatto registrare un +17,3%. Al secondo posto della classifica degli alimenti che hanno visto aumentare di più il prezzo a causa dell’inflazione troviamo i vegetali (+11,8%, che equivale circa 92 euro di spesa media in più per una famiglia).
Le carni chiudono il “podio” al terzo posto, con un +8,7% (87 euro in più di spesa annuale per le famiglie). Tra tutte le tipologie di carni, quella che ha fatto segnale l’aumento maggiore è il pollame (+13,4% che corrisponde circa a 32 euro). Seguono, nelle altre posizioni della classifica, tutti gli altri alimenti:
- latte, formaggi e uova (+9,5%)
- pesci e prodotti ittici (+7,7%)
- frutta (+7,1%)
- oli e grassi
- acque minerali e bevande analcoliche
- zucchero, confetture e miele (+7,3%)
- altri prodotti alimentari come salse, integratori, piatti pronti, alimenti per bambini (+6,5%)