Bonus trasporti: in arrivo un rimborso per i pendolari
Il bonus trasporti, scaduto alla fine del 2022, tornerà con una nuova formula: questo è l’annuncio dato dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Come spiegato, nell’ultimo decreto è stata prevista una misura che andrà a rimborsare le spese dei pendolari per l’abbonamento ai mezzi: vediamo insieme come richiederlo e chi rientra nell’agevolazione.
Da dicembre 2022 non è più possibile richiedere il bonus trasporti, visto che non è stato rinnovato dal governo. Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha specificato che nel nuovo decreto è stata inserita una misura che porterà alla possibilità di rimborso per i pendolari che si spostano con i mezzi pubblici: un’agevolazione che in parte sostituisce l’ex bonus trasporti.
“Stiamo cercando di aiutare, in una situazione di difficoltà, chi è maggiormente in difficoltà, piuttosto che dare aiuto indistintamente a tutti”, ha spiegato la premier, che comunque ha specificato che sarà prevista una misura a vantaggio dei pendolari. Vediamo quale sarà la nuova formula del bonus.
Bonus per i pendolari: requisiti e domanda
All’interno del decreto sulla trasparenza dei prezzi della benzina, sono stati stanziati circa 100 milioni per il bonus 60 euro, destinato a rimborsare in parte la quota spesa per gli abbonamenti ai mezzi pubblici. Seguendo anche quanto dichiarato da Giorgia Meloni, cambiano da ora in poi i requisiti per poter accedere all’indennizzo: potranno fare domanda tutti coloro che hanno un reddito Isee non superiore ai 20mila euro (e non più 35mila euro come era stato ipotizzato in un primo momento).
Per il resto, il bonus dovrebbe seguire le stesse modalità del precedente: 60 euro da poter utilizzare per un solo abbonamento, mensile o annuale. La domanda doveva essere inoltrata tramite la piattaforma web, inserendo i propri dati anagrafici. Nel momento in cui la richiesta era accolta, veniva emesso un buono direttamente dal portale, con importo, data di emissione e codice fiscale del beneficiario, che non poteva cedere l’agevolazione a nessun altro.
Secondo quanto riportato dall’ex ministro del lavoro Andrea Orlando, si tratta di una parziale retromarcia dell’attuale esecutivo su una misura, il bonus trasporti, che aveva riscosso successo e che era stata molto utile per i cittadini.