Caso Saman: ordine di cattura per i genitori

13/11/2022

Svolta decisiva nel caso Saman Abbas, la ragazza pakistana scomparsa a maggio dell’anno scorso e presumibilmente uccisa dai genitori, che sono rientrati in Pakistan poche ore dopo la scomparsa della figlia. Ora per loro è arrivato un mandato di cattura da parte delle autorità pakistane, con l’eventualità di una richiesta di estradizione che non è da escludere.

Caso Saman

Da tempo ci si aspettava una svolta del genere nel caso di Saman Abbas, la ragazza pakistana di 18 anni scomparsa a Reggio Emilia nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio 2021. Secondo quanto emerso dalle indagini, la ragazza avrebbe rifiutato il matrimonio combinato dai genitori con un cugino, e sarebbe stata uccisa proprio in quelle ore. I genitori, come riportano le telecamere di videosorveglianza, il giorno successivo hanno preso un volo per il Pakistan – dove si trovano attualmente – scappando dall’Italia.

Il 10 febbraio è la data fissata per l’apertura del processo a carico dei genitori di Saman Abbas, che risultano essere latitanti, oltre che dello zio e di due cugini della ragazza, che sarebbero stati coinvolti nell’omicidio. In queste ore, però, anche le autorità pakistane hanno deciso di muoversi sulla vicenda.

Pakistan: ricercati i genitori di Saman Abbas

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Come confermato dall’Interpol, le autorità pakistane hanno compreso la fondatezza delle accuse contro i genitori di Saman Abbas, ricevendo e valutando le indagini che sono state effettuate in Italia e hanno mandato un ordine di cattura nazionale per la coppia. Al momento l’esecuzione del mandato è stata affidata alle autorità del Punjab, la regione in cui i genitori di Saman si sono rifugiati.

Nel caso in cui si procedesse con l’arresto, si potrebbe aprire una trattativa diplomatica tra Pakistan e Italia per l’estradizione, che sarebbe già stata chiesta dalle autorità del nostro paese, facendo appello alla formula “dell’estradizione di cortesia”. Per questo c’è fiducia nel fatto che, dopo due anni di indagini e di intensa attività di collaborazione con l’Interpol, con l’ambasciata in Pakistan e con le autorità locali, si possa fare giustizia per Saman Abbas.