Social bonus 2023: chi può richiederlo? Elenco dei beneficiari
E’ in arrivo un nuovo bonus destinato ai cittadini italiani. Si chiama Social Bonus ed è stato introdotto con il decreto interdirettoriale 118 del 2023. Il bonus è dedicato a chi effettua donazioni a favore di enti del Terzo Settore. Ma vediamo insieme tutti i dettagli.
Il Social Bonus è ancora attivo per tutto il 2023 e consiste in un credito di imposta che viene erogato a persone fisiche, imprese, società e enti non commerciali che effettuano donazioni a favore di enti del Terzo Settore. Vediamo insieme come funziona e a chi spetta questo particolare bonus.
Il bonus in questione è regolato dall’articolo 81 del Codice del Terzo Settore (decreto legislativo 117 del 2017) per le donazioni effettuate da persone fisiche e imprese a tali enti.
Il Social Bonus punta a favorire il recupero del patrimonio immobiliare pubblico inutilizzato e di contribuire alla conversione dei beni mobili e immobili confiscati alla criminalità organizzata.
I soggetti che possono usufruire del bonus sono i seguenti: persone fisiche; Enti che non svolgono attività commerciali; tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano e dal regime contabile adottato.
Social bonus 2023: che cos’è e a chi spetta
Il Social Bonus consiste in un credito d’imposta ripartito in tre quote annuali di pari importo. L’importo dipende dai beneficiari e dalla quantità delle donazioni effettuate:
-Persone fisiche: possono richiedere un credito d’imposta del 65% per donazioni pari o inferiori al 15% del reddito imponibile del donatore.
–Enti del Terzo Settore: hanno diritto a un credito d’imposta del 50% per donazioni pari o inferiori al 15% del reddito imponibile dell’ente stesso.
–Aziende: possono avere un credito d’imposta del 50% per donazioni pari o inferiori al 5 per mille dei ricavi annui. Ovvero, la donazione deve essere pari o inferiore allo 0,5% dei ricavi annuali dell’azienda.
Nello specifico, gli Enti che possono usufruire del Social Bonus, sono:
-Organizzazioni di volontariato (Odv).
-Associazioni di promozione sociale (Aps).
-ONLUS (Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale) iscritte nei rispettivi registri.
-Cooperative sociali, in quanto Onlus di diritto.
Inoltre devono essere iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (Runts), essere in regola con i pagamenti di tributi e contributi e avere presentato al Ministero competente un progetto per il recupero di immobili pubblici inutilizzati o di immobili confiscati alla criminalità organizzata.