Inps, via alla pace contributiva: diminuiscono le sanzioni
Per chi deve mettersi in regola con i pagamenti e i versamenti da effettuare all’INPS, potrebbe esserci una buona notizia. Nel nuovo testo che dovrà essere approvato dal governo è stata inserita anche una pace contributiva, che prevede quindi sanzioni minori per coloro che devono regolarizzare la propria posizione.
Dopo il decreto-lavoro che è stato approvato dal parlamento il primo maggio, si apre una nuova fase, che sta portando il governo a riflettere sull’aspetto della Cassa Integrazione e sul lavoro “in affitto”. Tra le voci presenti nel testo che presto sarà votato, come riporta il Messaggero, c’è anche quella di una “pace contributiva” prevista dall’INPS.
L’obiettivo è quello di favorire e semplificare l’adempimento degli obblighi contributivi in maniera spontanea, e per questo si sta pensando di inserire un procedimento sanzionatorio che agevoli coloro che vogliono mettersi in regola con il versamento all‘INPS. Vediamo insieme le modalità attraverso cui questa “pace contributiva” potrà essere realizzata.
Inps: come funziona la pace contributiva
L’INPS procederà con l’invio di una serie di comunicazioni agli utenti in modo che possano procedere a regolarizzare la propria posizione. Se il contribuente, una volta ricevuto il messaggio, provvederà al versamento richiesto, allora ci sarà un’agevolazione per quello che riguarda la sanzione. Nel caso in cui il contribuente proceda alla regolarizzazione, la sanzione sarà ridotta al 2.75 per cento.
Facendo un confronto con quello che si paga al momento come sanzione, si tratta di una riduzione importante, visto che al momento si paga il 5.5 per cento. Nel caso in cui la comunicazione arrivata dall’INPS venga ignorata, si arriva ad una sanzione del 30%. Inoltre, stando a quanto riportato dalle indiscrezioni sul testo al lavoro del governo, sarà possibile anche rateizzare i contributi fino ad un totale di 60 rate mensili.