Pensione lavoratori precoci: chi può richiederla nel 2023?
Esiste la possibilità, per alcuni cittadini, di iniziare a versare i contributi prima del solito e di conseguenza, avere diritto a richiedere la pensione anticipata. Vediamo nel dettaglio a chi spetta la cosiddetta “pensione precoce” e come richiederla.
La cosiddetta pensione per i lavoratori precoci (quota 41) è un tipo di trattamento pensionistico che è possibile richiedere anche nel 2023, con una variazione apportata dalla Legge di Bilancio 2023 relativa alle risorse investite nel prossimo triennio: si parte da 80 milioni per quest’anno, 90 per il 2024 e 120 milioni di euro dal 2025.
Questo tipo di trattamento pensionistico anticipato è però riservato ai soli contribuenti che rispettino determinati requisiti.
Vediamo allora nel dettaglio chi può richiedere questo tipo di pensione anticipata e come fare domanda.
Pensioni precoci: guida alla domanda
Innanzitutto, le pensioni precoci possono essere richieste dai “lavoratori precoci”, ovvero coloro che abbiano iniziato a lavorare prima dei 19 anni, nello specifico tra i 16 e i 18 anni e che abbiamo versato almeno 12 mesi di contributi prima del compimento del 19esimo anno di età.
Non solo, ma i suddetti lavoratori precoci, per presentare domanda, devono anche essere iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) – o forme sostitutive o esclusive dell’ultima – e aver iniziato a versare contributi prima del 31 dicembre 1995, dimostrando poi di avere 41 anni di contribuzione entro il 31 dicembre 2026.
Una volta certi di rispettare i requisiti di accesso, per presentare la domanda per la cosiddetta pensione precoce è necessario che il contribuente rispetti almeno dei cinque seguenti requisiti:
1. essere in stato di disoccupazione
2. essere lavoratori dipendenti che hanno svolto attività lavorativa “gravosa” (come per esempio operai di diversi settori, addetti all’assistenza personale, conduttori di mezzi pesanti, facchini, marittimi) almeno durante gli ultimi sette anni.
3. Avere svolto attività molto pesanti (come il lavoro in miniera o nelle cave, o in spazi ristretti o ad alte temperature e a contatto con sostanze dimostratosi pericolose)
4. Assistere un coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap nel momento in cui si presenta la richiesta e da almeno sei mesi.
5. Essere invalido (74% in su).
Una volta verificati i requisiti sarà l’Inps a erogare la quota 41, previa domanda che il contribuente deve compilare accedendo con Speed CIE o CSN sul sito Inps oppure rivolgendosi agli enti di patronato, altrimenti chiamando il Contact Center Inps (803 164 per il fisso e 06 164 164 da cellulare).
Le scadenze fissate ogni anno per richiedere la pensione precoce seguono le stesse dell’APE Sociale e sono tre: il 31 marzo, il 15 luglio e data ultima, 30 novembre.