Il presidente dell’INPS lancia l’allarme: un gap preoccupante, ecco cosa succede
Prossimo all’uscita dopo il “riordino” da parte del Governo di Inps e Inail, Pasquale Tridico – attuale presidente dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale si è mostrato preoccupato per un possibile “gap” che potrebbe crearsi nei conti dell’INPS.
I conti dell’Inps preoccupano l’attuale presidente dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, Pasquale Tridico, prossimo all’addio alla poltrona dopo il recente decreto-legge approvato dal Consiglio dei Ministri.
Appena dopo l’annuncio del discusso commissionamento deciso dal Governo, Pasquale Tridico ha voluto mettere in guardia su un probabile gap che può mettere in seria difficoltà il principale ente provvidenziale italiano.
Uno squilibrio che si viene a creare a causa dell’inflazione e che l’INPS, avverte Tridico, non sarà in grado di sostenere a lungo.
Il gap nei conti INPS: i conti non tornano, l’allarme di Tridico
L’ormai presidente in uscita dell’INPS, Pasquale Tridico, ha denunciato come per l’Istituto sarà difficile sostenere una situazione che minaccia d’essere molto pesante. Il gap che preoccupa il presidente dell’INPS deriva dalla crescita delle pensioni dovuta all’inflazione, che quindi ha aumentato le “uscite” dell’Istituto mentre però gli stipendi non hanno visto una crescita proporzionale, e allo stesso modo i contributi previdenziali sono rimasti gli stessi.
Ecco perché gli squilibri nei conti INPS, dove nel 2023 gli esborsi sono stati pari a 22 miliardi di euro per indicizzare le pensioni, ma è mancato l’adattamento delle retribuzioni. Spiega Tridico:
Scontiamo già quest’anno un gap di 22 miliardi a fronte di un esborso deciso con la legge di bilancio e di mancati incassi contributivi. Per quanto tempo possiamo permetterci questo accumulo di gap? Abbiamo indicizzato le pensioni anche se in modo decrescente ma i salari non sono stati indicizzati.
Il gap tra le entrate contributive e la spesa per prestazioni è dunque ciò che preoccupa l’uscente presidente dell’INPS, il quale ha voluto mettere in guardia su un probabile, crescente, squilibrio che rischia di porre l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale in una situazione di crisi.
Secondo Tridico essenziale e urgente introdurre il salario minimo e cambiare direzione in quanto negli ultimi anni, denuncia il presidente in uscita dell’INPS:
Abbiamo prodotto cattivi lavori, le politiche si sono basate sugli incentivi all’occupazione, sulla flessibilità. Ma su 22 miliardi spesi l’anno scorso per gli incentivi, il ritorno sull’occupazione è stato dello 0,07% […] Si continua a fare un’economia da bar.