Governo Meloni, il primo decreto: novità e restrizioni
Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto unico sulle nuove misure anti- Covid, i rave part e il carcere ostativo. Scopriamo nello specifico cosa sancisce in nuovo decreto.
Giorgia Meloni si è detta fiera di questo nuovo Consiglio dei Ministri che si è immediatamente messo a lavoro, nella giornata del 30 ottobre, si è tenuta la prima riunione del Consiglio che ha subito deliberato nuove restrizioni e nuove regole. Inoltre la premier assicura che ad una settimana dall’insediamento del nuove esecutivo non si sono registrati problemi e che la squadra lavora “con compattezza ed entusiasmo” nonostante il centrodestra a guida Fdi sia arrivato a governare il Paese “nel momento più difficile per la nazione”.
Governo Meloni: quali sono i nuovi provvedimenti?
Il Consiglio dei Ministri in data 30 ottobre ha prodotto il primo decreto univoco che unisce decisioni sul Covid, restrizioni sui rave e novità sull’ergastolo ostativo. La Meloni, e i suoi, hanno deciso di reintegrare tutti i sanitari no vax ai quali era stato impedito di esercitare la professione. Inoltre sancisce l’abolizione dell’obbligo vaccinale per i sanitari e l’obbligo di portare la mascherina nelle aree sanitarie. Tra le altre decisioni, il nuovo governo, ha stabilito di rendere illegali i rave party.
Nascono in questo frangente i primi attacchi da parte dell’opposizione: I primi attacchi sono stati sferrati proprio dai democratici che hanno dichiarato che questo decreto “tradisce le aspettative elettorali”. Letta attacca subito il governo, come lo stesso Giuseppe Conte che si contrappone a questa “poca tolleranza” sui rave, sostenendo che il governo, in primis, è disposto a chiudere gli occhi su “camicie nere di Predappio ed evasori”, ma rende illegali i rave.
In prima battuta la Meloni risponde agli attacchi sottolineando di non voler continuare questo dibattito, che va avanti ormai da giorni, sul fascismo e l’anti-fascismo e anche sul caso del 25 aprile.
Per il momento il governo è fiero di rivendicare il primo atto anche “simbolico” sull’ergastolo ostativo che conferma che “la lotta alla criminalità organizzata” è “un obiettivo” del governo.