Pensioni, novità in arrivo: addio Quota 41, proroga Quota 103
La Lega l’aveva proposta come una delle soluzioni migliori per la pensione anticipata: Quota 41, ovvero l’uscita dal lavoro con 41 anni di contributi, senza considerare gli anni di età. Al momento, però, il governo ha escluso l’approvazione di questa modalità: quali saranno le alternative per chi può usufruire della pensione anticipata?
Quota 41 non si farà. La possibilità di accedere alla pensione anticipata con 41 anni di contributi – e a prescindere dagli anni d’età – non sarà approvata dal governo perché al momento mancano le coperture per poterla portare avanti. La proposta della Lega, quindi, per il momento finisce in un cassetto e restano al vaglio altre ipotesi per coloro che potrebbero lasciare a breve il posto di lavoro.
L’altro nodo importante da sciogliere riguarda Quota 103 – che tiene conto della somma tra anni di contributi (41) e anni di età (62) – e che da legge avrebbe la sua scadenza a dicembre. Prima di allora, quindi, va trovata una soluzione alternativa.
Pensione anticipata: le ipotesi
Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, una delle ipotesi al vaglio del governo potrebbe essere quella della proroga di Quota 103, almeno fino al 2024, in attesa di capire cosa succederà dopo. Va ricordato che con la Quota 103, nel periodo compreso tra i 62 e il 67 anni (e quindi fino al raggiungimento dell’età pensionabile) l’assegno non viene erogato nella sua totalità nel caso in cui l’importo sia più alto di 2.840 euro lordi.
Tra le altre misure in vigore per poter andare in pensione anticipatamente c’è l’Ape Sociale, già prorogata fino al 31 dicembre 2023 e indirizzata ad una specifica platea di destinatari (caregiver, disoccupati di lungo corso, addetti a lavori usuranti, invalidi al 74%). Stando alle indiscrezioni, sembra che il governo sia in fase di valutazione anche per quanto riguarda l’Ape Sociale: l’ipotesi è quella di estendere la misure ad una fetta più ampia della popolazione.