Pensione integrativa, aumento dei tassi: cosa conviene fare?

11/04/2023

La pensione integrativa è ancora conveniente per chi sceglie questa strada? Al momento il rialzo dei tassi di interesse fa crescere i dubbi tra i contribuenti, che devono valutare bene quello che succede nel mercato azionario internazionale: vediamo insieme se optare per la pensione integrativa conviene ancora oppure no. 

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La pensione integrativa – per lungo tempo – è stata considerata come uno strumento utile per riuscire a “guadagnare” qualcosa in più sull’assegno pensionistico, ridotto progressivamente al minimo dai governi. Ad oggi, però, c’è una domanda importante che continuano a farsi i futuri pensionati: è ancora conveniente scegliere la pensione integrativa oppure è meglio rinunciarvi?

La situazione del rialzo dei tassi di interesse e la conseguente incertezza del mercato azionario internazionale, ha portato ad un calo del rendimento dei fondi di investimento, qualsiasi essi siano. L’unico dato incoraggiante per i pensionati è quello che riguarda il Tfr: se lasciato in azienda, infatti, il trattamento di fine rapporto può arrivare ad una rivalutazione dell’8,3%.

Pensione integrativa: cosa conviene fare?

Il dato a proposito del Trf, rende di conseguenza meno appetibile la scelta della pensione integrativa. Il rendimento dei fondi di pensione, in questo momento, è fortemente condizionato dalla situazione di incertezza del mercato azionario – dovuto anche alla guerra in Ucraina, all’aumento dell’inflazione oltre che al rialzo dei tassi di interesse.

Ecco perché, secondo l’analisi effettuata da Covip – Commissione di vigilanza sui fondi pensione – facendo una previsione su un periodo di tempo di 10 anni, si può considerare come ci sia stato un “sorpasso” da parte del Trf sulla pensione integrativa, che al momento quindi non risulta più essere conveniente come un tempo.