Pensioni: riforma possibile?
Sul fronte pensioni arrivano notizie confortanti in materia di riforma pensionistica. Il Pil in rialzo e il calo del prezzo delle bollette, potrebbe essere un indicatore della possibilità di attuare la riforma delle pensioni. Lo si legge nel Def: approfondiamo insieme la questione nel seguente articolo.
La riforma delle pensioni è possibile e più vicina di quel che poteva sembrare solo poche settimane fa. A far ben sperare sono soprattutto due elementi: una crescita del Pil maggiore del previsto e il netto calo delle bollette. In soldoni si può affermare che lo Stato avrà più soldi per poter attuare le riforme necessarie, tra cui quella lato pensioni.
Pensioni: riforma più vicina?
Valutiamo insieme come mai la riforma delle pensioni potrebbe essere più vicina di quanto si creda e questo è legato a due notizie essenziali. La prima è l’abbassamento del prezzo delle bollette e, in seguito, l’aumento delle stime del Pil.
Riforma pensioni: la strada è ancora lunga
Se le stime sul Pil e sul prezzo delle bollette fanno ben sperare, la riforma delle pensioni è ancora abbastanza complessa da attuare a causa della difficoltà del settore. L’Osservatorio per la riforma si è attivato per cercare di trovare gli elementi basilari del nuovo sistema previdenziale.
Pensioni: come sarà la riforma?
Vediamo come sarà la riforma nel dettaglio e quali sono le ipotesi più accreditate. Dopo un primo stop dovuto all’incertezza macroeconomica ora si riparte forte sulla riforma. La base di partenza potrebbe essere Quota 103 e Quota 41. Queste due insieme a Opzione Donna potrebbero essere una solida base di partenza per la riforma.
Quota 41 per tutti?
Tra le ipotesi più accreditate vi sono quelle che portano l’applicazione di Quota 41 a tutti i lavoratori. Questo potrebbe essere fatto con un costo che si aggira tra i 4 e i 5 miliardi di euro. Tutto questo potrebbe vedere la luce già a partire dal 2024.