Bonus tiroide 2023: cos’è e come funziona
Le persone che sono colpite da patologie o disturbi alla tiroide possono richiedere il bonus che è stato introdotto anche nel 2022, ed è stato prorogato per l’annualità 2023. Quali sono i requisiti per poter inoltrare la domanda e come si può fare richiesta? Vediamo insieme come poter accedere all’agevolazione.
Tra i bonus che saranno erogati dall’INPS anche nel 2023 – visto che sono stati prorogati anche per l’annualità corrente – c’è il bonus tiroide. Di che cosa si tratta? Di un’agevolazione che viene garantita alle persone che soffrono di disturbi o patologie legate alla tiroide, in particolare a tutti coloro che hanno un’invalidità del 74% dovuta a problematiche come ipertiroidismo, ipotiroidismo, gozzo oppure carcinomi tiroidei.
Sarà necessario, per poter inoltrare la domanda e ottenere il riconoscimento dei requisiti, presentare una documentazione – e quindi un certificato medico – che attesti una delle malattie che sono state precedentemente indicate. Successivamente alla visita medita certificata, la Commissione medica dell’INPS attesterà l’invalidità al 74% per i soggetti a cui spetta, procedendo poi con l’erogazione del bonus tiroide.
Bonus tiroide 2023: contributo e domanda
Oltre alla percentuale di invalidità al 74%, per poter ottenere l’agevolazione è previsto un reddito massimo di 5.010,20 euro (limite che sale a 17.050,42 euro se invece l’invalidità riconosciuta è al 100%). Anche l’importo del bonus erogato varia in base alla percentuale di invalidità, e in particolare si articola in questo modo:
- 286,01 euro al mese per coloro che hanno un’invalidità tra il 74% e il 99%
- 520,29 euro al mese per coloro che hanno necessità di avere un’assistenza giornaliera
- 550 euro al mese per coloro che hanno un’invalidità riconosciuta al 100%
Tra la documentazione da dover presentare per completare la domanda c’è anche l’ecografia tiroidea, il certificato rilasciato dal medico curante, gli esiti degli esami per lo screening tiroideo.